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Il profilo rischio/rendimento nell'approccio sistemico

INTRODUZIONE

Il rapporto rischio-rendimento assume, nel processo decisionale del management, un ruolo sempre più significativo nella specifica tendenza all’interazione tra il sistema impresa ed il sistema finanziario. La necessità di creare un ponte, fra la teoria economica e le decisioni razionali d’investimento, ha spinto, gran parte della letteratura, a focalizzare la propria analisi su strumenti in grado di approssimare il più possibile la condotta degli organi di governo dell’impresa. L’utilizzo della relazione rischio-rendimento costituisce una fase di rilevanza strategica nel processo decisionale aziendale.
Tuttavia, buona parte del management strategico ancora affida l’esito delle proprie decisioni d’investimento a valutazioni soggettive riconducibili più al cosiddetto fiuto negli affari che all’impiego di strumenti oggettivi di analisi. La causa di questa tendenza è riconducibile alla concreta difficoltà di determinare:
- una stima ex ante del rischio d’impresa in grado di fornire un’ottima approssimazione dei
risultati consuntivi ex post senza dipendere dalle tecniche statistiche utilizzate;
- individuare l’indice di rendimento su cui basare l’intera analisi.
Non va comunque dimenticato che il rapporto rischio-rendimento è sensibile all’influenza di alcune variabili esterne come ad esempio il periodo di tempo e lo spazio di riferimento, le caratteristiche del settore di appartenenza, struttura del mercato, livello obiettivo di performance aziendale, il grado di diversificazione, la propensione al rischio dell’unità decisionale. Fattori contingenti, questi, che vanno volta per volta neutralizzati per consentire un confronto obiettivo fra realtà diverse in ambienti strategici diversi. Numerosi sono, inoltre, i fattori tecnici riconducibili alle differenti modalità di rilevamento statistico e di elaborazione dei dati che interferiscono sul risultato della relazione. Le ricerche passate hanno focalizzato la loro attenzione su valori di bilancio o su valori di mercato da cui partono i due approcci fondamentali per la determinazione del segno della relazione tra il rischio ed il rendimento rispettivamente il modello media-varianza ed il capital asset pricing model.
Inevitabilmente, le svariate ricerche effettuate in passato ci forniscono dei risultati tra loro contrastanti evidenziando la sensibilità della relazione alle variabili volta per volta impiegate come parametri di riferimento nello studio della relazione.
Lo scopo di questa ricerca è quindi quello di sondare l’insieme delle analisi effettuate e degli strumenti utilizzati al fine di fornire una panoramica generale della relazione rischio-rendimento come mezzo di supporto nelle decisioni d’investimento del management strategico ed in secondo luogo fornire uno studio approfondito del fenomeno rapportato al caso italiano con particolare riferimento al settore delle nuove tecnologie.

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1 INTRODUZIONE Il rapporto rischio-rendimento assume, nel processo decisionale del management, un ruolo sempre più significativo nella specifica tendenza all’interazione tra il sistema impresa ed il sistema finanziario. La necessità di creare un ponte, fra la teoria economica e le decisioni razionali d’investimento, ha spinto, gran parte della letteratura, a focalizzare la propria analisi su strumenti in grado di approssimare il più possibile la condotta degli organi di governo dell’impresa. L’utilizzo della relazione rischio-rendimento costituisce una fase di rilevanza strategica nel processo decisionale aziendale. Tuttavia, buona parte del management strategico ancora affida l’esito delle proprie decisioni d’investimento a valutazioni soggettive riconducibili più al cosiddetto fiuto negli affari che all’impiego di strumenti oggettivi di analisi. La causa di questa tendenza è riconducibile alla concreta difficoltà di determinare: - una stima ex ante del rischio d’impresa in grado di fornire un’ottima approssimazione dei risultati consuntivi ex post senza dipendere dalle tecniche statistiche utilizzate; - individuare l’indice di rendimento su cui basare l’intera analisi. Non va comunque dimenticato che il rapporto rischio-rendimento è sensibile all’influenza di alcune variabili esterne come ad esempio il periodo di tempo e lo spazio di riferimento, le caratteristiche del settore di appartenenza, struttura del mercato, livello obiettivo di performance aziendale, il grado di diversificazione, la propensione al rischio dell’unità decisionale. Fattori contingenti, questi, che vanno volta per volta neutralizzati per consentire un confronto obiettivo fra realtà diverse in ambienti strategici diversi. Numerosi sono, inoltre, i fattori tecnici riconducibili alle differenti modalità di

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Informazioni tesi

  Autore: Alessandro Panno
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2001-02
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia Aziendale
  Relatore: Gaetano Golinelli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 139

FAQ

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Parole chiave

capm
cross sectional analisys
longitudinal analisys
rating
return on sale
rischio generico
rischio settoriale
rischio specifico
scala di ratings
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