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Valutazione della comunità fitoplanctonica di un grande lago subalpino, il lago d’Iseo

Il lago d’Iseo si sviluppa in un solco prealpino che si interpone al corso del fiume Oglio, fra le province di Bergamo e Brescia. Noto anche con il nome di Sebino, il lago d’Iseo ha un’area di 60,69 Km2, una profondità massima di 251 m e media di 123 m.
E’ un lago olo-oligomittico, con un tempo di ricambio teorico di 4,19 anni. La completa circolazione delle acque del lago non si verifica dal 1981, a causa di condizioni metereologiche non favorevoli al rimescolamento delle acque e, in particolare, a causa dell’aumentato contenuto salino dell’ipolimnio.
Dal 1967 il lago evolve da una condizione di oligotrofia verso una condizione di eutrofia e dal 1981 il lago volge verso la meromissi.
Alla luce dei dati forniti dal monitoraggio cui è sottoposto il lago da vari decenni, il problema principale del lago è l’eccessivo carico di nutrienti algali (il carico di fosforo gravante sul lago per il periodo giugno ’95 – maggio ’97 è stato stimato pari a 80 tP/a) che determina un’eutrofizzazione sempre più evidente testimoniata dall’aumentata concentrazione media annua di fosforo totale nelle acque del lago (da 10 mg/l nel 1967 a 53 mg/l nel 2002) e dalla prevalenza di specie fitoplanctoniche indicatrici di acque eutrofe.
Scopo del lavoro di tesi è stato la valutazione del grado di trofia del lago per l’anno 2002, attraverso lo studio della comunità fitoplanctonica (esaminata nella sua composizione in specie, densità e biovolume) in relazione ai parametri chimici e fisici. I dati così ottenuti sono stati inseriti nel quadro generale di monitoraggio del lago e confrontati con i dati relativi agli anni precedenti.

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RIASSUNTO TESI: VALUTAZIONE DELLA COMUNITA’ FITOPLANCTONICA DI UN GRANDE LAGO SUBALPINO, IL LAGO D’ISEO Il lago d’Iseo si sviluppa in un solco prealpino che si interpone al corso del fiume Oglio, fra le province di Bergamo e Brescia. Noto anche con il nome di Sebino, il lago d’Iseo ha un’area di 60,69 Km 2 , una profondità massima di 251 m e media di 123 m. E’ un lago olo-oligomittico, con un tempo di ricambio teorico di 4,19 anni. La completa circolazione delle acque del lago non si verifica dal 1981, a causa di condizioni metereologiche non favorevoli al rimescolamento delle acque e, in particolare, a causa dell’aumentato contenuto salino dell’ipolimnio. Dal 1967 il lago evolve da una condizione di oligotrofia verso una condizione di eutrofia e dal 1981 il lago volge verso la meromissi. Alla luce dei dati forniti dal monitoraggio cui è sottoposto il lago da vari decenni, il problema principale del lago è l’eccessivo carico di nutrienti algali (il carico di fosforo gravante sul lago per il periodo giugno ’95 – maggio ’97 è stato stimato pari a 80 tP/a) che determina un’eutrofizzazione sempre più evidente testimoniata dall’aumentata concentrazione media annua di fosforo totale nelle acque del lago (da 10 µg/l nel 1967 a 53 µg/l nel 2002) e dalla prevalenza di specie fitoplanctoniche indicatrici di acque eutrofe. Scopo del lavoro di tesi è stato la valutazione del grado di trofia del lago per l’anno 2002, attraverso lo studio della comunità fitoplanctonica (esaminata nella sua composizione in specie, densità e biovolume) in relazione ai parametri chimici e fisici. I dati così ottenuti sono stati inseriti nel quadro generale di monitoraggio del lago e confrontati con i dati relativi agli anni precedenti. I campionamenti sono stati effettuati in corrispondenza del punto di massima profondità del lago, con cadenza mensile. Per le analisi del fitoplancton e della clorofilla sono stati prelevati campioni integrati da 0 a 10 m e da 0 a 20 m (mediante bottiglia di Schroeder); alle profondità di 0, 10, 20, 30, 50, 75, 100, 150, 200, 245 m sono stati prelevati campioni per le analisi chimiche (mediante bottiglia di Van d’Orn) e sono state misurate temperatura e concentrazione di ossigeno disciolto. Al momento del prelievo è stata misurata inoltre la trasparenza. Lo studio del fitoplancton, avvenuto in laboratorio, ha compreso: osservazione dei campioni con microscopio a luce invertita, classificazione a livello di specie, conta mediante metodo di Utermohl, calcolo della densità e del biovolume.

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Informazioni tesi

  Autore: Silvia Cattaneo
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2002-03
  Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Scienze Ambientali
  Relatore: Letizia Garibaldi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 165

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Parole chiave

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