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Il Risk Report alla luce dei principi nazionali ed internazionali. Un'applicazione ad un'impresa industriale.

Risk Management
Risk report
IAS IFRS

Il progredire della globalizzazione dei mercati finanziari e l’acuirsi della pressione competitiva tra le imprese hanno reso sempre più labile la distinzione tra rischi deliberatamente assunti dall’imprenditore e i rischi soggetti a gestione. Sempre più spesso anche questi ultimi concorrono a formare il rischio d’impresa al fine di non assottigliare ulteriormente i margini reddituali.
Questo lavoro si propone di affrontare la tematica del rischio d’impresa, partendo dal concetto di rischio ed incertezza, passando per il processo di risk management e giungendo ad un live case study.


La struttura del lavoro è articolata in tre parti. La prima parte ha natura introduttiva e si propone di descrivere i concetti di rischio in ambito aziendale per poi soffermarsi un po’ di più su quelle variabili che sono i fattori di rischio che maggiormente influiscono nei rendimenti delle imprese: il tasso di cambio, il tasso d’interesse e il costo delle materie prime (commodity price) nonché successivamente sui modelli di rischio-rendimento maggiormente adoperati dagli analisti finanziari. La seconda parte che costituisce la parte centrale del lavoro, sviluppa il tema del risk management incentrandosi principalmente sulla mappatura dei rischi d’impresa e sulle modalità di gestione del rischio. Nella terza ed ultima parte viene fatta un’applicazione pratica, con la costruzione della mappa dei rischi d’impresa dell’impresa industriale

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INTRODUZIONE Il progredire della globalizzazione dei mercati finanziari e l’acuirsi della pressione competitiva tra le imprese hanno reso sempre più labile la distinzione tra rischi deliberatamente assunti dall’imprenditore e i rischi soggetti a gestione. Sempre più spesso anche questi ultimi concorrono a formare il rischio d’impresa al fine di non assottigliare ulteriormente i margini reddituali. Questo lavoro si propone di affrontare la tematica del rischio d’impresa, partendo dal concetto di rischio ed incertezza, passando per il processo di risk management e giungendo ad un live case study. Il vantaggio di utilizzare una politica di gestione del rischio (risk management) viene dalla possibilità di gestire le probabilità di trovarsi in difficoltà finanziarie e dalla possibilità di gestire la variabilità dei profitti e dei flussi di cassa. I costi associati alle difficoltà finanziarie dipendono dal tipo di difficoltà affrontate e possono variare da costi maggiori per i prestiti a parametri più severi per i crediti oppure, addirittura una bancarotta nei casi più gravi. I benefici che si possono avere gestendo il rischio possono essere di vario tipo: ξ in caso di una probabilità significativa di bancarotta ritenuta dagli azionisti (shareholders) il valore di mercato dell’impresa rifletterà questa probabilità e un programma di gestione di rischio che riduca questa probabilità con un costo piccolo o nullo porterà un incremento del valore di mercato dell’impresa; ξ la gestione del rischio genera benefici all’impresa anche attraverso i benefici che creano le persone con interessi nell’impresa (stakeholders). Un impresa che vuole avere successo necessita di dirigenti (managers) e di lavoratori ai quali dare fiducia, di fornitori che permettano tempi più lunghi per i pagamenti, di creditori accomodanti e di clienti fedeli. Questi comunque sono esposti nei confronti dell’impresa ed alcuni non possono diversificare il rischio 3

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Informazioni tesi

  Autore: Andrea Ricci
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia aziendale
  Relatore: Oliviero Roggi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 108

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