Skip to content

Analisi chimico-fisica ed organolettica di vino Franciacorta Bellavista tirato ed evoluto in contenitori di volume differente

Bellavista è una storica azienda vitivinicola ubicata in Erbusco, nel cuore della Franciacorta, proprietaria di 198 ettari coltivati a Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco, ripartiti in 107 piccole parcelle. Nata nel 1977 dalla volontà dell’imprenditore Vittorio Moretti di “fare del buon vino da condividere con gli amici”, nel corso degli anni si è sviluppata fino a diventare un simbolo del metodo classico italiano.
Era il 1983 quando l’enologo aziendale, Mattia Vezzola, decise di riscrivere completamente la storia dei grandi formati, abbandonando per sempre l’idea della Magnum come misura d’eccellenza, provando a rifermentare direttamente in bottiglia, prima il Jéroboam (3 L), per poi implementare la gamma quattro anni più tardi con Mathusalem (6 L) e Salmanazar (9 L), dimostrando così che alla fine nulla è impossibile, “basta solo volerlo”.
Queste pagine raccontano la storia di un progetto nato per mera curiosità il giorno in cui vidi per la prima volta quelle Salmanazar, ordinatamente accatastate, che riposavano in silenzio in un piccolo tunnel della cantina Bellavista.
Mi sono sempre domandato cosa effettivamente cambiasse nella rifermentazione di vini che
differivano tra loro soltanto per il volume delle bottiglie che li contenevano e quale dimensione potesse dare i migliori risultati in termini sia di capacità di tenuta nel tempo, sia per quanto concerne la piacevolezza complessiva.
Nessun libro, nessuna ricerca ha mai soddisfatto questi quesiti: decisi così di trovare un modo che mi consentisse di avere le risposte che cercavo, facendo di questo argomento, totalmente sconosciuto ai più, il tema centrale della mia tesi di Laurea.
L’evento che ha inaugurato questo progetto è stata la degustazione tecnica, effettuata il 13 dicembre 2019 presso la Fondazione Edmund Mach, con un numero di partecipanti idoneo e qualificato a conferire significatività statistica ai risultati ottenuti. Le preziose annate di Franciacorta Bellavista prese in considerazione sono state le 2016, 2009 e 1998, “tirate” nei diversi formati, dalla Demi Bouteille (0.375 L) alla Salmanazar (9 L). Successivamente, assieme ai vini degustati, sono state analizzate con tecniche gascromatografiche anche altre quattro batterie di vini, appartenenti alla collezione privata della famiglia Moretti, corrispondenti alle vendemmie storiche 2011, 2009, 2003 e 1998, per un totale di trenta Franciacorta.
Nonostante il timore di non trovare alcuna risposta ai miei interrogativi iniziali, siamo stati in grado di dimostrare per la prima volta, sia dal punto di vista sensoriale che da quello chimico, l’effettiva diversità organolettica e compositiva di questi formati: abbiamo notato che le grandi misure non solo possiedono una capacità evolutiva decisamente migliore, ma regalano, fin da giovani, un bouquet aromatico molto più interessante, molto fresco, con avvolgenti aromi fruttati e spiccate note minerali, nonché una sorprendente energia gustativa, tutti fattori che rendono complessivamente più piacevole il Franciacorta.
Sono stati identificati ed esaustivamente descritti gli aromi responsabili di queste sensazioni, ipotizzando plausibili spiegazioni sul perché siano presenti in concentrazioni così diverse.
È stato inoltre sorprendente (e a tratti emozionante) ritrovare i nostri risultati in linea con quelli abbozzati a suo tempo dal Dott. Giuseppe Versini che per primo, nel 1990, analizzò questi differenti formati di tiraggio e che per questo motivo gli ho voluto dedicare questo importante progetto.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
- 7 - 1.1.2. LA ZONAZIONE (TRATTO DAL LIBRO “FRANCIACORTA, UN VINO, UNA TERRA”) La possibilità di ottenere un vino migliore di altri ottenuti attraverso la medesima vinificazione, da terreni limitrofi coltivati con lo stesso vitigno, può essere spiegata da quello che è il concetto fondamentale di "terroir", che riunisce in sé l'interazione vigna-uomo-terreno-clima. Proprio al fine di dar corpo a questo concetto, per certi versi filosofico, di terroir, nel 1992 un gruppo di aziende vitivinicole iniziò un lavoro di zonazione della Franciacorta che, nell'arco di quattro anni, portò alla luce straordinarie scoperte che ancora oggi rivestono un importante rilievo pratico per tutti i produttori franciacortini. Questa ricerca è stata condotta grazie al contributo determinante del Prof. Attilio Scienza e dell'Università di Milano. È stato svolto un lavoro certosino che ha permesso di mettere in relazione tutte le informazioni pedologiche e climatiche, le analisi dei mosti e dei vini e le degustazioni dei campioni, al fine di individuare delle unità vocazionali all'interno delle quali le vigne si comportassero in maniera omogenea. Quest’attività si è concretizzata attraverso l'analisi di 900 ettari di vigneti con 250 trivellazioni, 39 profili dei suoli fino a 250 metri di profondità e 800 campioni per determinare le curve di maturazione, 1.800 analisi su mosti, 390 analisi fogliari e 75 micro vinificazioni. Da questo lavoro si evince come la Franciacorta sia caratterizzata da sei unità paesaggistiche e da ben quattro tipologie di suoli che qui di seguito si va ad elencare: ▪ Unità paesaggistiche: − Fluvio-glaciali orientali; − Moreniche antiche, dovute al primo periodo di glaciazione; − Moreniche recenti, dovute all’ultimo periodo di glaciazione; − Cordoni e piane di ritiro; − Colline calcaree e colluvi; − Torbiere del Sebino. ▪ I terreni sono invece denominati: − Fluvio-glaciali, caratterizzati da depositi grossolani, suoli sottili e moderatamente profondi; − Morenici, con suoli mediamente profondi presenti su versanti di piccola pendenza; − Morenici sottili, presenti su versanti con pendenza elevata;

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Leonardo Sora
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2019-20
  Università: Fondazione Edmund Mach
  Corso: Viticoltura ed Enologia
  Relatore: Fulvio Mattivi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 166

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

vino
enologia
magnum
franciacorta
chardonnay
spumante
pinot nero
metodo classico
champenoise
grandi formati

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi