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Jacques Cazotte: tra il meraviglioso orientale e le origini del fantastico

Alessandro Trasciatti

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Nello scrivere un'autopresentazione si corre sempre il rischio di non centrare il bersaglio, di sbagliare per difetto o per eccesso di modestia. E' per questo che solo adesso, a diversi mesi dalla pubblicazione della mia tesi su questo sito, mi sono deciso a buttare giù due righe, su cortese sollecitazione della redazione.
Che dire, allora? Sono sì un neo-laureato, ma non più giovanissimo. Il mio cammino universitario si è allungato (per motivi che qui non sto a dire) eccessivamente. Così, a 35 anni, non ho più velleità accademiche, benchè abbia scoperto quanto può essere bello un lavoro di ricerca storico-critica sulla letteratura. Me ne sono accorto troppo tardi. Resta la soddisfazione di essermi laureato con un personaggio di assoluto prestigio, Francesco Orlando, già allievo di Tomasi di Lampedusa e poi originale studioso di francesistica, nonchè teorico della letteratura.
La mia tesi è, inevitabilmente, un lavoro specialistico, ma l'ho scritta con la stessa passione che avrei messo nella stesura di un romanzo. E' essenzialmente un lavoro di storia della critica, la critica al "Diavolo innamorato" di Cazotte, autore minore certo, ma di fondamentale importanza per capire il fenomeno del "fantastico" (vedi Todorov). E poi questa breve novella non ha mai cessato di essere ristampata e la troviamo in edizione tascabile anche in Italia. Così mi viene da dire che, seppur piccolo, è un piccolo capolavoro. Ma nella tesi non c'è solo questo. Vi si possono leggere ampi brani esteticamente significativi della produzione di Cazotte, ingiustamente dimenticati. Si opera qualche sconfinamento nella teoria della letteratura e si gettano fasci di luce obliqua su personaggi ben più celebri di Cazotte, con i quali ebbe rapporti. Uno per tutti: Voltaire. Insomma, questa tesi è il mio libro, per scrivere il quale ho dovuto prendere a morsi le giornate, dedicare il tempo che il lavoro mi lasciava libero, fare dei veri e propri salti mortali. Credo che ne sia valsa la pena.
Potrei aggiungere che mi sono occupato del riordino di archivi storici e che sono una sorta di grafomane: ho pubblicato su riviste letterarie, come "Nuova Prosa", "Il rosso e il nero", "Confini", "Tratti", tanto per dire le prime che mi vengono in mente; molti racconti brevi e poesie sono usciti in plaquette con piccoli editori d'arte (Pulcinoelefante, Flussi, Edizioni dell'Ombra, Mugnaini, Materiale Infiammabile); collaboro al periodico d'arte e cultura "Sinopia".

Studi

  • Laurea in Lingue e Letterature Straniere
    conseguita presso Università degli Studi di Pisa nell'anno 1999-00
    con una votazione di 110 e lode
    sostendendo i seguenti esami:
    Materia   Voto
    geografia   28
    storia del teatro e dello spettacolo   29
    filologia romanza   27
    didattica delle lingue   25
    lingua e letteratura francese II   29
    lingua e letteratura francese III   26
    storia della filosofia dal rinascimento all'illuminismo   30
    psicologia   28
    lingua e letteratura inglese I   29
    lingua e letteratura francese I   28
    glottologia   27
    geografia regionale   26
    letteratura italiana   27
    storia e critica del cinema   30
    storia moderna   26
    letteratura francese contemporanea   28
    teoria della letteratura I   30
    teoria della letteratura II   30
    lingua e letteratura francese IV   28
    lingua e letteratura inglese II   26
  • Diploma di maturità conseguito presso il Liceo scientifico
    con votazione 54/60°

Altri titoli di studio

  • Addetto riordino archivi
    conseguito presso Provincia di Lucca nell'anno 1993

Conoscenze informatiche

  • Livello discreto