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Il linguaggio femminile: una questione delicata - La linguistica alle prese con il locutore-donna

Serena Ciccone

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Ci sono persone che finiscono purtroppo per fare un lavoro che non amano.

Non è il mio caso. La traduzione non è per me una soluzione di ripiego, ma una «vocazione » coltivata con entusiasmo ed impegno. Una passione di cui ho fatto la mia professione.

Ho sempre amato la lingua e, più in generale, la comunicazione in tutti i suoi aspetti. Così come sono sempre stata attratta dalla differenza, in tutte le sue forme. Ed è proprio questo amore per la differenza che mi ha portato a scegliere il tema della mia tesi di laurea.

L'alterità uomo-donna (e sottolineo "alterità", e non "opposizione") è un buon esempio per riflettere sull'inevitabile e più che mai auspicabile necessità di confrontarsi e incontrarsi con l'Altro, chiunque e ovunque esso sia. Chi ha a che fare con l'ambito della comunicazione non può che cercare il contatto con l'Altro, se non vuole chiudersi in un insulso e sterile monologo...

Non dimentichiamo che tradurre significa attraversare diverse culture, esplorare altri universi linguistici, con le loro rispettive grammatiche e sintassi, ma anche con mentalità e immaginari propri. Tradurre vuol dire farsi mediatore fra due mondi, a volte vicini, a volte estremamente lontani fra loro. Vuol dire spostarsi continuamente da un luogo all'altro, come in un viaggio senza fine fatto di continue andate e continui ritorni, senza mai perdere di vista le proprie radici, ma con lo sguardo sempre rivolto un po' più in là. Per riprendere un concetto a me caro elaborato da Rosi Braidotti, tradurre per me significa coltivare una "coscienza nomade", capace di creare interconnessioni, consapevole della mobilità dei confini e del piacere che si può provare nell'attraversarli.

E parlando di piacere, tradurre significa anche, e forse soprattutto, dilettarsi con le infinite possibilità e risorse della lingua, saper giocare con le parole, con i suoni, con i silenzi... Inutile dire che il piacere è quanto mai più grande quando la lingua in questione è così ricca e bella come l'italiano!

www.serena-traduzioni.com

Studi

  • Laurea in Traduzione e Interpretazione
    conseguita presso Université de Genève nell'anno 2002-03
    con una votazione di 6 su 6
  • Diploma di maturità conseguito presso il Liceo linguistico
    con votazione 58/60°

Altri titoli di studio

  • Diplôme d'Etudes Supérieures Spécialisées en terminologie
    conseguito presso ETI - Université de Genève nell'anno 2005

Lingue straniere

  • Inglese parlato e scritto: buono
  • Tedesco parlato e scritto: ottimo
  • Francese parlato e scritto: ottimo

Conoscenze informatiche

  • Livello buono