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La Famiglia: un soggetto economico

Sud Europa: il mix di bassa natalità e bassa occupazione femminile

Paradossalmente i paesi del Sud Europa, che per motivi religiosi e culturali, professano maggiormente il supporto al tradizionale ruolo di famiglia, fanno molto meno degli altri.

Opinione condivisibile con parte del cattolicesimo è la denuncia dell’assenza di una gamma di politiche family-friendly che includano l’accesso ai servizi di cura, l’integrazione tra orari di scuola e di lavoro, l’incoraggiamento del lavoro part-time.

Tutte politiche con importanti implicazioni per la relazione tra fecondità e partecipazione femminile, che continua a peggiorare, in contrasto con la restante Europa dove la compatibilità tra lavoro e nascite è cresciuta.

La situazione tipica dell’area mediterranea è quasi opposta a quella sinora descritta. Italia, Spagna, Portogallo e Grecia hanno un inefficiente sistema di asili pubblici, la cui funzione è prevalentemente sostituita dalle reti parentali, soprattutto i nonni.

La scarsa diffusione del part-time fa sì che le donne abbiano più difficoltà a trovare un lavoro compatibile con i tempi richiesti dallo svolgimento dei doveri di casa.

Se vi fossero più lavori part-time inoltre si potrebbe far fronte al problema della rigidità degli orari degli asili nido, invece si verifica che le donne sposate tendono a non lavorare, e se lo fanno è quasi sempre a tempo pieno e tale da non poter avere un gran numero di figli.

Tuttavia si è osservato che per la Spagna gli individui che sono disoccupati o lavorano part-time probabilmente ritardano la formazione di una famiglia, dato che conferma il condizionamento delle opportunità di lavoro sulla formazione di una famiglia.

Nel Sud Europa i congedi e gli assegni legati a maternità o paternità non sono così temporalmente lunghi come nella restante Europa, pertanto il rientro nel mercato del lavoro da parte delle mamme può essere più ostico.

Focalizzando il caso italiano, vi sono più forti rigidità nel mercato del lavoro e più imperfezioni del sistema pubblico di assistenza e cura dei bambini, il quale è obsoleto, poiché organizzato in un’epoca in cui la donna non era considerata nel mercato del lavoro, ma impegnata solo nelle mansioni domestiche.

Gli unici altri possibili impieghi femminili rientravano nel settore pubblico o nell’insegnamento.

Un altro fenomeno osservato in questa zona è il costante declino della natalità dalla metà degli anni ’80 del secolo scorso, che pare ancora più strano, essendo Grecia, Italia e Spagna i paesi tradizionalmente più fecondi.

Il “Southern model’’ mostra un basso livello di aiuti e la protezione sociale per la famiglia è molto più fornita dalla solidarietà familiare e parentale che dallo stato.

Di conseguenza l’erogazione bassa di servizi pubblici e di aiuti alla famiglia condiziona la donna nella scelta di lavorare o meno, scoraggiandola soprattutto per impieghi full-time.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La Famiglia: un soggetto economico

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Informazioni tesi

  Autore: Elvira Ciociano
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi di Salerno
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e Commercio
  Relatore: Floro Ernesto Caroleo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 124

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Parole chiave

famiglia
welfare
politiche sociali
becker
bargaining
conciliazione lavoro-famiglia
economia de lavoro
collective approach

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