Effetto matrice nella determinazione dell'Aflatossina B1 mediante saggio immunoenzimatico

La tendenza comune, a seguito di accordi internazionali, di eliminare l’impiego di solventi clorurati nella fase estrattiva delle micotossine da matrice alimentare, ha spostato l’attenzione dei ricercatori sull’utilizzo di solventi organici quali metanolo, acetone ed acetonitrile. Nonostante i buoni risultati ottenuti nelle analisi, l’impiego di tali solventi organici rimane comunque una problematica non indifferente, sia dal punto di vista del loro smaltimento e dell’impatto ambientale, che sulla salute dell’uomo.
Per questo motivo lo scopo di questo lavoro è quello di cercare innanzitutto un estraente in soluzione acquosa che permetta di estrarre quantitativamente l’Aflatossina B1 e di verificare successivamente l’effetto matrice sul saggio immunoenzimatico EIA utilizzato, rispetto ad estraenti a diversa percentuale di metanolo.
Si andrà quindi alla ricerca del miglior estraente che, oltre a consentire un’adeguata estrazione della micotossina, permetta di minimizzare le possibili interazioni non specifiche che causano l’ottenimento di falsi positivi e falsi negativi.
Particolarmente importanti sono i falsi negativi dato che i metodi immunochimici sono utilizzati come metodiche di screening, mentre più tollerati sono i falsi positivi che necessitano comunque di una conferma mediante metodi cromatografici.
A questo proposito verranno innanzitutto individuate le condizioni operative migliori per l’esecuzione del saggio, in particolare il valore di concentrazione dell’anticorpo e del tracciante; successivamente verranno prese in esame matrici alimentari di diverso tipo coinvolte nel problema della contaminazione da aflatossine: cereali, frutta a guscio e mangimi.
In particolare si inizierà ad individuare le migliori condizioni estrattive sul mais, passando all’avena, all’orzo, al grano duro, al riso ed ai mangimi.
Tra la frutta a guscio verranno considerate le arachidi, le nocciole, le mandorle, le noci ed i pistacchi.