Assistente sociale tra politica e servizi

La caduta del welfare state costituisce per gli operatori sociali una esperienza faticosa dal momento che il servizio sociale professionale ha sempre coinciso con l'erogazione pubblica di benessere.
In una nuova cultura dei servizi quindi, finalizzati alla cittadinanza, ossia a quell'insieme di elementi visibili e invisibili che formano l'identità individuale privato-pubblica dei membri di una società civilmente avanzata, meritano una particolare attenzione due importanti momenti interconnessi tra loro: la programmazione e la progettazione dei Servizi Sociali.
La programmazione, come strategia per la gestione dei servizi sociali, consiste in un processo decisionale (politico e gestionale), finalizzato a scegliere priorità e fissare obiettivi in scenari organizzativi che presentano diversi attori interagenti.
I procedimenti di programmazione all'interno dei servizi hanno tra i loro obiettivi quello di produrre cambiamenti nell'assetto organizzativo. Ma inevitabilmente essi sono influenzati dalle finalità (economiche, politico-sociali, tecniche) che si assumono come referenti nel processo programmatorio.
La progettazione è invece, in senso astratto, un'attività cognitiva dell'uomo, presente in qualsiasi azione. Il prodotto che si progetta può riguardare un intervento, un'azione educativa, un'attività ludico-ricreativa; in ogni caso, le modalità e gli schemi di progettazione si assomigliano.
Ogni progetto si riferisce a un modello. Dapprima vanno individuati e analizzati i bisogni e le risorse, poi si progetta un programma individuando obiettivi, mezzi, strategie, destinatari, tempi, strumenti, percorso per realizzarli. Infine si procede ad una verifica di efficienza e di qualità.
L'efficacia-efficienza è un giudizio sull'operato del servizio in base al modo in cui sono state impiegate le risorse.
Il salto qualitativo sta dunque nel passaggio da un lavoro definito, preciso e delimitato dall'organizzazione, a un lavoro per progetti, dai confini indefiniti che offre gradi di libertà maggiori, ma rende più astratta e invisibile l'organizzazione che c'è dietro.
E' chiaro comprendere come la programmazione e la progettazione abbiano un ruolo fondamentale in qualsiasi tipo di attività, ancor più nel servizio sociale, laddove si tratta di prevedere servizi, di costruire una realtà in grado di rispondere ai bisogni espressi o latenti di una comunità.