Caratteri storici dell'organizzazione del consumo a Pagani

Si sono raccolti dati e informazioni utilizzando strumenti di analisi sia quantitativi che qualitativi. Per quanto concerne l’analisi quantitativa lo strumento di indagine privilegiato è stato la consultazione delle tabelle presenti negli archivi dell’Ente comunale ufficio Annona, dove si è potuto valutare l’andamento delle attività commerciali dal 1960 ad oggi. Utile è stata, anche, la consultazione del libro di Enea Falcone, scrittore e storico paganese. Nel libro è raccontata la storia della città, avvenimenti, leggende, personaggi, tradizioni e folklore, e fotografata la vecchia struttura urbanistica del corso di Pagani.
Nell’analisi qualitativa, invece, è stato possibile effettuare, attraverso le interviste, una ricostruzione storica della città e, in particolar modo, della vita, degli usi e delle abitudini della gente di allora. Le interviste, sottoposte ad un campione di 30 commercianti, hanno fornito interessanti indicazioni in riferimento agli stili, alle tipologie e ai luoghi di consumo, ai tipi di consumatore e alla situazione commerciale in generale. Queste interviste sono documentate esclusivamente su supporto cartaceo e non riportate in formato audio in quanto vi è stata diffidenza, da parte dei commercianti, nel farsi registrare.

I dati sono riportati sia sotto forma di valori percentuali che di valori assoluti. Dopo la raccolta dati si sono costruite le mappe del corso relative alle diverse fasi storiche. Per strutturare le mappe si è lavorato su modello base fornito dalle fotografie di google earth. Grazie al programma open surce di grafica vettoriale “inkscape” è stato possibile ordinare i civici ed eliminare dal modello numeri obsoleti e inadeguati. Nelle mappe si è tenuto conto, anche, delle attività commerciali aperte e chiuse da poco, delle gestioni familiari e della logica urbanistica: gli spazi non numerati indicano la presenza della villa comunale e di una chiesa. Esse rappresentano una sorta di fotografia della realtà urbana passata e servono, soprattutto, come supporto visivo al lettore. Le mappe, come i grafici e le legenda, sono a colori per due diverse ragioni. Anzitutto risultano più chiari da leggere e poi perché permettono di cogliere, più facilmente, la divisione tra le diverse attività commerciali. Con il programma multipiattaforma “open office” sono stati disegnati i grafici. I grafici utilizzati sono quelli a forma di torta e sono due per ogni periodo storico, uno in valori assoluti e un altro in valori percentuali. Fondamentale è stato il raggruppamento dati. Le attività commerciali sono accorpate in più categorie, ognuna con un suo colore ed etichetta. Le modalità di categorizzazione e raggruppamento sono definite definite a seconda delle tipologie e dei tipi di attività commerciali, della merce venduta in esse osservando la loro clientela e valutando le particolarità e specificità del singolo esercizio commerciale.

Vanno comunque evidenziati alcuni limiti metodologici presenti in questo lavoro di ricerca.
In primo luogo un limite di ordine quantitativo. Diverse tabelle dati, consultate negli archivi del Comune, riportano numeri civici imprecisi e, a volte, incompatibili con la numerazione attuale.
In secondo luogo volendo attuare una ricostruzione storico-sociale delle attività commerciali, della quotidianità e delle abitudini dei cittadini paganesi, attraverso i ricordi degli intervistati, è possibile che, in questo lavoro di memoria, si siano potuti tralasciare o dimenticare, non volendo, minuziosi dettagli e particolari utili ad una ricostruzione più attenta e fedele.
Interviste di particolare rilievo sono quelle fornite da quattro storici commercianti paganesi, tre attivi sul corso e uno sposatosi recentemente dal corso dopo un lungo periodo di attività.