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L’E-learning e L’Università nel panorama italiano. Evoluzione, stato dell’arte, potenzialità di integrazione con la formazione in presenza.

E-learning e Università

Prendiamo in considerazione l’osservatorio 2006 perché, oltre a mettere in relazione i dati provenienti dalle precedenti edizioni dell’Osservatorio, che iniziano nel 2002, effettua per la prima volta una fotografia, seppur statica, delle Università telematiche, non presente negli osservatori precedenti. Una prima parte dell’osservatorio ha monitorato i portali di 77 Università italiane. La metodologia di verifica delle offerte è uguale agli anni precedenti, al fine di fare un censimento, oltre che delle varie iniziative di formazione a distanza, delle strutture e degli strumenti usati per l’erogazione e la gestione dei corsi. L’Osservatorio inizia con l’effettuare una verifica sulle home page degli Atenei, per capire se e come, gli Atenei promuovono le loro attività e-learning, in modo che questi servizi siano bene evidenziati all’interno dei portali o meno. Erano solamente uno su dieci gli Atenei che, nella loro home page valorizzavano i servizi e-learning come parte integrante dell’offerta formativa, inserendo dei link che rimandavano direttamente alla pagina dedicata. Questa permette un’analisi approfondita dell’offerta formativa, oltre che delle tecnologie utilizzate e dei servizi. Sicuramente questa è la modalità di promozione più corretta, che dà al corso e-learning peso ed visibilità maggiori. In queste situazioni l’e-learning viene “valorizzato” sui portali delle Università e proposto come parte integrante dell’offerta formativa globale dell’Ateneo. Ci sono anche altri 12 Atenei, che in maniera diversa, consentono comunque un accesso veloce alle iniziative formative legate all’e-learning. Purtroppo, nel resto dei portali presi in analisi, le offerte formative non sono facilmente accessibili, se non con uno sforzo da parte del “navigante”. L’unico modo per arrivare alle informazioni relative ai corsi a distanza infatti, è utilizzare, se presenti, i motori di ricerca interni al portale. Da questa prima semplice analisi, risulta che non sono molti gli Atenei che dedicano la giusta attenzione a questa modalità formativa, e spesso, quando si riesce ad arrivare alla pagina corretta, le informazioni che ci si aspetterebbe di trovare non sono sempre chiare e complete. L’Osservatorio ha preso in considerazione i portali, analizzando l’offerta complessiva di formazione a distanza, considerando le tre diverse categorie di FAD che gli Atenei italiani possono offrire, ossia:
- e-learning
- teledidattica
- didattica web enhanced (ICT a supporto della didattica tradizionale).
Partendo da questa considerazione, l’analisi rivela che circa l’89% delle Università italiane, include nella propria offerta formativa proposte di FAD (appartenenti ad una delle tre categorie che abbiamo descritto sopra).
E’ importante però rilevare il trend di crescita nell’offerta di corsi tramite e-learning. Sul totale delle Università italiane, secondo quanto dichiarato sui siti internet, ormai solo 8 Università non propongono formazione veicolata da metodologie ICT. L’offerta formativa riguarda soprattutto le discipline tecniche, economiche e scientifiche, anche se dall’analisi emerge un’apprezzabile crescita delle facoltà umanistiche che stanno incrementando la propria offerta relativa alla FAD nei Corsi di Laurea e nei percorsi di formazione postuniversitaria.
Per quel che concerne invece l’e-learning puro, le Università che segnalano tale attività nel proprio portale sono 53 su 77, e se andiamo a comparare i dati 2006 con quelli 2005, risulta un incremento di 9 Atenei che hanno dato visibilità sul Web alle attività di e-learning.
Questo dato è molto interessante perché evidenzia una forte crescita di questo tipo di percorsi formativi che, per dirla in numeri, passa dal 32% degli Atenei che si avvalevano di questa modalità formativa nel 2004, al quasi 69% rilevato nel 2006.
Per l’offerta di attività in teledidattica invece, che riguarda nel complesso 31 Atenei, a differenza delle precedenti ricerche in cui si evidenziava un notevole tasso di incremento degli Atenei che le utilizzano (10 nel 2004 e 28 nel 2005), nel 2006 si osserva una battuta d’arresto, che vede l’incremento di sole tre unità, passando così a 31 Università in tutto.
La didattica web enhanced, (per cui si deve intendere il “supporto ICT alla didattica tradizionale”) si afferma sempre più, interessando più della metà delle Università che offre sul proprio portale questa tipologia di servizi.

Questo brano è tratto dalla tesi:

L’E-learning e L’Università nel panorama italiano. Evoluzione, stato dell’arte, potenzialità di integrazione con la formazione in presenza.

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Informazioni tesi

  Autore: Leonardo Giordano
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Scienze e Tecnologie della Comunicazione
  Relatore: Gianluca Affinito
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 41

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