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Il sistema museale in Italia e in Francia: un’analisi giuridica comparata

Il sistema museale siciliano

In passato, l’istituto museale, nell’ambito delle sue attività di ricerca, conservazione, valorizzazione e fruizione, sembrava prediligere il lavoro di ricerca e di conservazione.
Oggi, a causa dei sempre più stringenti vincoli finanziari, si trova a dover assegnare un ruolo consistente a quelle attività più orientate al mercato (valorizzazione e fruizione), che possono contribuire meglio a garantire una maggiore autonomia dai sussidi pubblici.
L’eco, seppur lontana, di questo processo si sente anche in Sicilia, dove si manifesta un sempre crescente interesse per la costituzione di nuove strutture museali e la riorganizzazione di strutture preesistenti che per molti anni non sono state fruibili né dagli appartenenti della comunità, né dai turisti.
Questa capillare presenza di istituzioni museali consolida il senso di identità civile e/o religiosa della comunità locale, ma pone perplessità per quanto riguarda la capacità attrattiva di flussi turistici dei musei stessi.
La costituzione di un museo (o la sua riorganizzazione) viene quindi proposta come un obiettivo intermedio di una politica di sviluppo turistico, ma spesso le autorità locali ritengono che la “competizione” fra le istituzioni nella valorizzazione turistica di un territorio si giochi in ambiti locali e non percepiscono che, invece, essa dovrebbe avvenire in ambito nazionale o internazionale.
I canali di finanziamento pubblici, cui fanno ricorso le istituzioni regionali, accentuano più la “concorrenza” che la “collaborazione” tra musei. Tuttavia, la filosofia della “concertazione” che ispira le politiche di finanziamento comunitarie basate su fondi strutturali, incentiva una maggiore cooperazione tra le due realtà tramite strumenti di programmazione negoziata: patti territoriali, Progetti Integrati Territoriali (P.I.T.).
Analogalmente alle reti nazionali, le reti museali siciliane possono essere di due tipi: “omogenee” (o “tematiche”) quando la rete connette musei con collezioni dello stesso genere o epoca; “eterogenee” (o “territoriali”) quando la rete connette musei con collezioni di diverso genere ma caratterizzate da un minimo comune denominatore quale la contiguità territoriale.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il sistema museale in Italia e in Francia: un’analisi giuridica comparata

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Informazioni tesi

  Autore: Chiara Di Salvo
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2007-08
  Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Storia dell'arte
  Relatore: Ruben Razzante
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 233

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