L'operazione straordinaria di fusione: aspetti giuridici, contabili e fiscali. Il caso Intesa-Sanpaolo IMI

L'operazione di fusione è accompagnata dalla redazione di più forme di bilanci o situazioni contabili. La normativa civilistica prevede la redazione della situazione patrimoniale riferita ad una data anteriore di non più di quattro mesi al momento del deposito del progetto di fusione presso il registro delle imprese; pur se nessuna normativa lo impone, per la determinazione del rapporto di cambio è necessario che le società partecipanti alla fusione redigano un bilancio straordinario di fusione che evidenzi il capitale economico della società stessa. Inoltre, nel momento in cui la fusione diviene efficace, è necessario redigere un nuovo bilancio per effettuare il passaggio dei dati contabili tra le società che si fondono.
Le situazioni contabili menzionate hanno una differente funzione e vengono, pertanto, redatte in base a principi e criteri contabili diversi. La situazione contabile prevista dall'art. 2501-quater c.c. assolve ad una funzione informativa nei confronti dei soci e dei terzi, in particolare i creditori sociali: essa si rivolge a questi soggetti con l'intento di fornire una situazione patrimoniale ed economica relativamente aggiornata delle società fondende. Benché la legge civilistica tratti di situazione patrimoniale, è opportuno che la stessa venga redatta in forma di bilancio di esercizio, con tanto di stato patrimoniale e di conto economico.

Per assolvere alla funzione informativa assegnatale, il legislatore ha ritenuto sufficiente e utile che schemi e principi di riferimento per la sua redazione fossero quelli previsti per la redazione del bilancio di esercizio. Ciò si evince dalla previsione legislativa contenuta nell'art. 2501-quater c.c., 65 vin base alla quale la situazione patrimoniale può essere sostituita dal bilancio di esercizio approvato dalla società, se anteriore di non più di sei mesi rispetto alla data di iscrizione del progetto di fusione nel registro delle imprese. Il bilancio straordinario di fusione è un bilancio a valori correnti dell'azienda in procinto di fondersi, redatto nella fase preparatoria della fusione, essendo propedeutico alla stessa. La sua funzione fondamentale è quella di permettere la determinazione del capitale economico delle società partecipanti alla fusione per fissare, di conseguenza, il rapporto di cambio teorico. Questo tipo di documento, non essendo reso obbligatorio da alcuna norma del nostro codice civile, non ha vincoli di forma: si compone della sola situazione patrimoniale, senza conto economico, né nota integrativa.

In esso le voci sono espresse a valori correnti, tenendo conto anche della presumibile utilità futura dei beni; in esso trovano espressione le condizioni di vantaggio tecnologico e concorrenziale di cui beneficia l'azienda, riassunte dalla voce avviamento , mentre tutte quelle voci presenti in contabilità a fronte delle quali non sussistono attività o risorse in grado di esprimere un'utilità futura vengono annullate. Il bilancio di fusione è un documento che viene elaborato internamente all'azienda a supporto delle trattative condotte dagli amministratori nella fase preparatoria della fusione e non assume alcuna rilevanza esterna. La situazione che emerge dallo stesso può essere anche di molto differente da quella ricavabile dalla situazione patrimoniale