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Lo strumento del rating per la valutazione della solidità finanziaria dell'ente locale: Il caso di Fitch Ratings inc.

Gli obiettivi dell’Ente Locale, il giudizio di rating come strumento di autovalutazione

Quanto elaborato fin’ora rappresenta le considerazioni di carattere teorico intorno alla formulazione del giudizio di rating. La diagnosi dell’ente locale è passata attraverso l’analisi delle entrate, delle spese, della solo correlazione ed infine, l’analisi del debito. E’ necessario sottolineare che il calcolo degli indicatori non può rimanere fine a se stesso, ma sarà utile a capire quali sono i metri di giudizio con cui di porta avanti una valutazione di rating.

Gli indicatori di composizione delle entrate contribuiscono in modo importante, come si è visto, ad avere un quadro definito dell’autonomia di recepimento e gestione delle risorse; questo aspetto è di fondamentale importanza al fine della valutazione dell’affidabilità creditizia dell’ente. Affinché un ente possa definirsi affidabile è importante che le entrate tributarie, che sono quelle caratterizzate da maggiore stabilità, rappresentino almeno il 50% (indice di autonomia tributaria) del totale delle entrate correnti. In un contesto, come ad esempio quello italiano, è possibile concludere che un’amministrazione pubblica è particolarmente virtuosa se il suo indice di autonomia finanziaria si aggira intorno al 70% e il suo indice di dipendenza tributaria intorno al 20-30%. Un ente si troverà invece in una situazione critica se l’indice di autonomia finanziaria è inferiore al 50% e l’indice di autonomia tributaria inferiore al 30%.

Particolare attenzione merita il capitolo delle spese. Gli indicatori precedentemente approfonditi, indagano particolarmente sulla consistenza delle spese correnti e delle spese in conto capitale e infine analizza la cosiddetta rigidità di spesa. Un ente locale che destina fino al 50% delle spese correnti in ambito di amministrazione generale è un ente che può dirsi in situazione normale (se le suddette spese consistono intorno al 20% l’ente può dirsi virtuoso).
E’ importante altresì analizzare la sproporzione tra spese correnti e spese in conto capitale, precisato che è prassi consolidata che le spese correnti siano superiori alle spese in conto capitale, è infatti l’analisi della sproporzione a poter fornire informazioni utili alla valutazione meritoria dell’ente. Infine, nell’ambito dell’analisi delle spese, un posto di notevole riguardo merita l’indicatore della rigidità della spesa: un ente locale che destina più del 50% delle spese per il soddisfacimento degli oneri finanziari e delle spese per personale è decisamente un ente “molto rigido”e fortemente incapace di gestire situazioni di criticità (e spesso si ricorre alla leva fiscale). E’ quindi auspicabile che le spese suddette rappresentino al limite il 40% delle spese correnti.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Lo strumento del rating per la valutazione della solidità finanziaria dell'ente locale: Il caso di Fitch Ratings inc.

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Informazioni tesi

  Autore: Giuseppe Francesco Renna
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Lecce
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia aziendale
  Relatore: Daniela Preite
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 73

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