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Condividere storie. Il racconto auto-bio-grafico in contesti educativi

La comunicazione: strumento e momento centrale di ogni relazione e processo di interazione

La narrazione, come già accennato, è una forma di comunicazione.
Comunicare significa “rendere comune” e deriva dall’aggettivo “comune”, la cui etimologia, da cum (con) e munus (incarico), sta propriamente per “che compie l’incarico insieme con/ad altri”; vale a dire: l’atto comunicativo ha il compito di rendere comune l’oggetto della comunicazione, tra due o più interlocutori.
Dunque, una conoscenza della teoria della comunicazione può consentire una comprensione ottimale di quanto contenuto in un dialogo, in una narrazione, senza contare le prospettive che offre un tale sapere all’analisi del racconto autobiografico.
Uno dei modelli teorici che si è occupato più in profondità della problematica comunicativa, mettendone in evidenza il valore per ciò che riguarda la strutturazione delle relazioni interpersonali umane, è senza dubbio quello della scuola di Palo Alto, nonché i contributi di coloro che ad essa hanno fatto riferimento come Gregory Bateson, Paul Watzlawich, Janet H. Beavin, Don D. Jackson, soltanto per citare i più noti; e, tra l’altro, a partire dalle loro riflessioni ha avuto origine un orientamento terapeutico noto come modello relazionale-sistemico, che nello studio e nel trattamento dei disturbi della comunicazione o dei messaggi paradossali e, di conseguenza, delle interazioni patologiche soprattutto familiari, prodotte da siffatti messaggi, ha avuto il suo maggiore campo di applicazione.
Si tratta, infatti, di un modello che introduce nuovi modi di pensare non solo la comunicazione, ma l’intero comportamento dell’uomo, in quanto la prima ha grandi effetti sul secondo (tutto ciò è la “pragmatica”). In questo senso, i termini comunicazione e comportamento vengono considerati sinonimi: “perché i dati della pragmatica non sono soltanto le parole, le loro configurazioni e i loro significati (che sono i dati della sintassi e della semantica), ma anche i fatti non verbali concomitanti come pure il linguaggio del corpo.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Condividere storie. Il racconto auto-bio-grafico in contesti educativi

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Informazioni tesi

  Autore: Daniela Frondiani
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2002-03
  Università: Università degli Studi di Ferrara
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Scienze dell'Educazione
  Relatore: Gabriella Rossetti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 280

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