Competizione e regolamentazione nel settore delle telecomunicazioni
Considerazioni preliminari sui sistemi d'accesso e sulla concorrenza
La rete d'accesso all'utente presente in Italia è ancora, per la stragrande maggioranza, quella di Telecom Italia in doppini in rame. Gli alti costi d'investimento, qualunque sia il tipo di tecnologia implementata, necessari per la rete d'accesso (più dell'80 per cento dei costi sono opere civili per la costruzione dei condotti o per lo scavo di trincee nel caso di interramento diretto dei cavi) fanno sì che questo segmento della rete possa considerarsi una sorta di monopolio naturale.
Pertanto, mentre infrastrutture di rete in concorrenza tra loro sono possibili per la rete di trasporto a grande distanza e per la rete di raccordo (in questo caso già con maggiore difficoltà per le reti rurali), la possibilità economica per un concorrente di non dipendere dalla rete d'accesso del gestore incombente (ex monopolista, operatore SMP) sono assai ridotte.
Un esempio d'alternativa, anche se di portata assai limitata, sempre in Italia, sono stati gli accessi in fibra ottica perseguiti all'inizio della liberalizzazione dall'operatore Fastweb, ma rimasti una soluzione pressoché d'elite con limitate possibilità di generalizzazione per motivi economici, ciò che ha confermato la grande difficoltà ad avere due diverse reti d'accesso in concorrenza.
La situazione sopra descritta di monopolio naturale, in ottica di make or buy, ha portato molti gestori alternativi ad utilizzare l'unbundling (accesso disaggregato alla rete – Local Loop Unbundling, LLU) della rete d'accesso Telecom ovvero, in alternativa, ad affidarsi totalmente all'ex monopolista per il completo servizio di rete (soluzione wholesale) veicolando sulla sua rete servizi proprietari verso i propri utenti.
Il contesto si è ulteriormente aggravato con l'introduzione dei sistemi ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line) che hanno trasformato la rete d'accesso in rame in un'infrastruttura a banda larga, attraverso l'aggiunta alle due estremità dei modem ADSL. Tale sistema ha rappresentato pertanto una vera rivoluzione nel campo dell'accesso, favorendo il proprietario della rete ed obbligando i concorrenti a scegliere la strategia dell'unbundling o del wholesale.
La presenza del 'collo di bottiglia' rappresentato dalla rete d'accesso ha portato a discutere molto sulla problematica della separazione di tale segmento dalla proprietà dell'ex-monopolista allo scopo di migliorare la concorrenza. E' importante infine notare che l'evoluzione verso le nuove reti NGA complicherà ulteriormente questa tematica sia per le nuove tipologie di rete che per le problematiche relative agli investimenti.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Competizione e regolamentazione nel settore delle telecomunicazioni
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Informazioni tesi
Autore: | Stefano Magni |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria gestionale |
Relatore: | Pierfrancesco Reverberi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 63 |
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