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Bacini di trattamento e aree umide artificiali per la realizzazione di eco-sistemi filtro

Eco-sistema filtro del Parco naturale Regionale del Molentargius-Saline

Il Molentargius identifica un'area umida della provincia di Cagliari (Sardegna), di particolare valore naturalistico e di importante fruizione sociale (www.molentargius.it).
L'area ê stata inserita fra i siti internazionali selezionati dalla Convenzione di Ramsar, come zona di protezione dell'avifauna. Con una superficie di circa 3.000 ha, il Molentargius comprende i bacini di acqua dolce del Bellarosa Minore e del Perdalonga, bacini di acqua salata per la produzione del sale, dalla piana di Is Arenas con caratteristiche di prevalente aridità, dall'area litoranea del Poetto con funzione balneare e ricreativa e si trova circondata dalla città di Cagliari e dai suoi insediamenti satellitari.

Il territorio ê inserito all'interno di un sistema urbano policentrico in forte espansione residenziale. A partire dagli anni „80 è soggetto a un progressivo degrado ambientale, dovuto alla carenza di infrastrutture di raccolta, smaltimento e depurazione dei reflui urbani e da una pressione antropica che si esplica in varie forme . Per la scarsa portata dei piccoli corsi d'acqua le aree avevano carattere stagionale sino a che, dopo gli anni '50, le stesse aree sono diventate anche i recettori delle acque reflue dei comuni limitrofi. Da allora il sistema ha subito una profonda trasformazione.

Da un lato le portate non più stagionali e le sostanze nutritive hanno permesso lo sviluppo del canneto e la creazione di habitat adatti alla sosta, allo svernamento ed alla nidificazione dell'avifauna, dall'altro lato i fenomeni di interrimento e le condizioni igienico-sanitarie hanno rischiato di portare il sistema al collasso. Per la risoluzione di queste problematiche a partire dai primi anni '90 è stato avviato il Programma di Salvaguardia che ha permesso di collettare gli scarichi e di inviarli al depuratore consortile di Is Arenas e di separare la circolazione delle acque dolci da quella delle acque salate creando un nuovo canale immissario delle Saline. Tuttavia l'alimentazione idrica degli stagni con le acque provenienti dal depuratore di Is Arenas non risultava compatibile con gli obiettivi del piano di risanamento. Le acque reflue, infatti, pur provenendo in parte da un trattamento terziario, presentano una concentrazione di nutrienti, azoto e fosforo, ancora elevata per consentire il recupero qualitativo degli stagni.

È stata quindi attivata la realizzazione di un'area umida artificiale, con funzione di eco-sistema filtro che consentisse un affinamento depurativo delle acque da impiegare successivamente per l'alimentazione degli stagni. Tale impianto naturale sfrutta le capacità autodepurative tipiche di questi ambienti per affinare una parte delle acque provenienti dal depuratore di Is Arenas e renderle idonee all'alimentazione degli stagni.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Bacini di trattamento e aree umide artificiali per la realizzazione di eco-sistemi filtro

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Informazioni tesi

  Autore: Maria Carmela Lo Ponte
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi della Basilicata
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria civile e ambientale
  Relatore: Ettore Trulli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 178

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Parole chiave

processi di trattamento
bacini di trattamento
qualità delle acque
ecosistemi filtro

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