Skip to content

Disturbi d'ansia: diagnosi e terapia psicologica

Aspetti biologici della fobia

La paura è un’esperienza presente in tutti gli esseri viventi. Di solito, mostra degli aspetti inquietanti e si cerca di evitarli quando è possibile, ma d’altronde, si prova inevitabilmente paura di fronte a una situazione di minaccia o di pericolo. La paura, d’altro canto, ha ricoperto un ruolo importantissimo per la sopravvivenza della nostra specie, poiché il riconoscimento di una minaccia, infatti, ha permesso che la si affrontasse o che, più cautamente, se ne prendessero le debite distanze.
Nel 1897, G. Stanley Hall riportava i resoconti di una ricerca sulle fobie:
«in 1701 persone ho potuto descrivere 6456 differenti paure… Sembra che i più temuti siano i temporali, quindi i rettili e subito dopo il buio e gli sconosciuti, mentre il fuoco, la morte, gli animali domestici, le malattie, gli animali selvatici, l’acqua, i fantasmi, gli insetti, i ratti e i topi, i ladri, le bufere e la solitudine riflettono livelli decrescenti di paura».
Indagini moderne confermano la prevalenza di alcune fobie nella popolazione generale. In uno studio basato su un campione di 8098 persone, di età compresa tra i 15 e 54 anni, è emerso che gli stimoli fobici più comuni si riferiscono alla paura nei confronti degli animali (22,2%), in particolare dei serpenti, nei confronti dell’altezza (20,4%) e del sangue (13,9%). È evidente che le fobie sono connesse soprattutto alla storia biologica dell’uomo e ai meccanismi di sopravvivenza più arcaici, dal momento che è molto difficile incontrare un serpente in giardino, soprattutto in seguito alla modificazione dell’ambiente naturale così repentino, che non permette l’adattamento a pericoli più attuali, come l’esposizione a una radiografia invece di una banale iniezione.
I sistemi biologici implicati nella paura sono situati nel tronco encefalico, la parte più antica del nostro cervello. Tra questi troviamo il sistema limbico e, in particolare, una struttura chiamata amigdala. Tale struttura è formata da un complesso di nuclei ripartiti in tre gruppi (due laterali e uno centrale), che ricevono afferenze da una grande varietà di fonti e, in particolare, riceve informazioni da tutti i sistemi sensoriali verso i nuclei laterali e di seguito sono inviate al nucleo centrale, il cui compito è interconnettere i dati e integrare le informazioni. Dal nucleo centrale dell’amigdala partono ampie connessioni che mediano i diversi aspetti della paura, e questi possono essere suddivisi in due classi di risposte comportamentali, vale a dire “lotta o fuga.” È l’amigdala che, di fronte a una minaccia improvvisa, ci fa trasalire, e la conferma di ciò proviene da studi sulle lesioni animali, che dimostrano come la resezione dell’amigdala blocchi la reazione di trasalimento.
Secondo le teorie di Seligman, esiste una predisposizione biologia all’acquisizione di alcune paure e il conseguimento di queste avverrebbe in forma rapida in seguito a una presentazione di breve durata. Partendo da queste affermazioni, è stato ipotizzato che il circuito dell’amigdala sia iperattivo nei confronti di quegli oggetti e situazioni selezionate con l’evoluzione. Questa teoria sarebbe in linea con la condivisione nella popolazione di paure nei confronti di specifici oggetti o situazioni.
Alcune ricerche sull’eziologia della fobia specifica hanno presentato due modelli esplicativi: il modello del condizionamento modificato e il modello non associativo.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Disturbi d'ansia: diagnosi e terapia psicologica

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Lucia Tomasi
  Tipo: Diploma di Laurea
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi Guglielmo Marconi
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze dell'Educazione
  Relatore: Alessia Veglia
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 115

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

ansia per bowlby
dsm-iv e ansia
storia dei disturbi d'ansia
meccanismi di difesa
ansia nell'età infantile
io, es, superio
casi clinici ansia
paura
attacchi di panico
angoscia
terapia sistemico-relazionale ansia
freud e le nevrosi
terapia farmacologica ansia
terapia cognitivo-comportamentale ansia
psicodinamica panico
psicodinamica fobia
ansia

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi