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L'evoluzione delle forme di raccolta nelle banche

L'allocazione in bilancio della raccolta

Il bilancio della banca si compone di stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa, con l’aggiunta di una relazione sulla gestione ed altri eventuali prospetti che esplicitano tutte le operazioni intervenute nella gestione della banca. In particolare, lo stato patrimoniale è redatto a sezioni contrapposte, in quanto tale forma di redazione consente di confrontare le singole voci dello stato patrimoniale da un esercizio all’altro, evidenziando le eventuali differenze verificatesi74. All’interno della stato patrimoniale non ritroviamo fonti di natura rettificativa dato che viene esplicitato direttamente il loro valore netto. Per quanto riguarda il passivo riclassificato si individuano tre aree:
-passività onerose, che rappresentano un costo dato che a fronte di tali passività, la banca dovrà corrispondere degli interessi passivi. All’interno delle passività onerose ritroviamo i debiti verso la clientela, i debiti verso banche, i debiti rappresentati da titoli e le passività subordinate.
Per quanto riguarda i debiti verso la clientela, essi costituiscono l’insieme degli impegni che la banca ha assunto nei confronti dei depositanti mentre i debiti verso banche rappresentano il mix di impegni che la banca ha contratto verso altri istituti di credito. I debiti rappresentati da titoli e le passività subordinate, oggi, sono delle operazioni rilevanti per la banca perché le consentono di raccogliere risorse presso il pubblico risparmio emettendo titoli come obbligazioni ordinarie, strutturate, ecc. oppure attraverso l’emissione di passività con il vincolo di subordinazione che sono obbligazioni che vengono rimborsate solo dopo che siano state rimborsate le altre obbligazioni senza tale vincolo.
-passività non onerose, che non comportano il sostenimento di un costo e quindi non vanno ad incidere sul conto economico. Tali forme di passività sono rappresentate dal fondo TFR, dai fondi per rischi e oneri, dai fondi rischi su crediti e da altre passività.
Il fondo TFR è costituito dall’insieme degli accantonamenti che la banca effettua ogni esercizio a fronte di un impegno assunto nei confronti dei lavoratori. I fondi per rischi e oneri rappresentano accantonamenti che vengono effettuati a fronte del verificarsi di un eventuale esborso futuro di denaro.
I fondi rischi su crediti vengono costituiti come copertura dai rischi derivanti dalla concessione di crediti ai clienti. Infine le altre passività rappresentano una voce residuale delle passività non onerose.
-Mezzi propri, che costituiscono l’insieme delle risorse interne della banca. Tra i mezzi propri abbiamo il capitale e riserve, il fondo rischi bancari generali e il sovrapprezzo di emissione. Il capitale è costituito dall’insieme degli apporti degli azionisti mentre le riserve derivano dall’accantonamento di una parte degli utili di esercizio. Il fondo rischi bancari generali è una posta del passivo dello stato patrimoniale in cui rientrano tutti gli accantonamenti che vengono effettuati per coprirsi dagli eventuali rischi derivanti dalla gestione complessiva della banca. Infine, il sovrapprezzo di emissione è rappresentato dal maggior prezzo pagato dagli azionisti rispetto al valore della singola azione a seguito di aumento di capitale sociale.

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'evoluzione delle forme di raccolta nelle banche

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Informazioni tesi

  Autore: Alessandro Pignatelli
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2004-05
  Università: Università degli Studi di Foggia
  Facoltà: Scienze Economiche e Aziendali
  Corso: Economia e gestione degli intermediari finanziari
  Relatore: Giampiero Maci
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 80

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