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Studio esplorativo degli aspetti narrativi nel TAT valutati tramite la griglia di codifica ORT-EF

La situazione attuale

Per trarre delle conclusioni generali sulla situazione attuale della ricerca empirica sul TAT, si ritiene si possa dire che si riscontra modesto supporto alla validità di costrutto di gran parte dei metodi di scoring, in particolare per quelli incentrati sulla motivazione al successo e le relazioni oggettuali.
L'uso del TAT per la valutazione delle difese ha conosciuto un sostegno limitato. Un certo numero di questioni irrisolte, in particolare la possibile confusione con l'intelligenza e la mancanza di standardizzazione degli stimoli tra i vari studi, richiedono maggiore attenzione.
Un certo numero di sistemi di scoring potenzialmente utili sono stati sviluppati di recente. Un esempio è quello di Ronan e i suoi collaboratori (Ronan, Colavito, & Hammontree, 1993; Ronan et al., 1996), i quali hanno ricavato dal TAT un indice di problem solving correlato significativamente con una misura di performance che riguarda la capacità di trovare soluzioni ai problemi, e che è in grado di distinguere pazienti psichiatrici dalla popolazione normale.
Per di più, i punteggi a questo indice si sono rivelati capaci di migliorare significativamente il seguente training nella creazione di soluzioni alternative (Ronan, Date, & Weisbrod, 1995).
Anche i sistemi di scoring più promettenti, tuttavia, non sono ancora ritenuti adatti per l'impiego clinico di routine. Infatti, per tutti quanti:
1) non sono disponibili norme adeguate;
l'affidabilità test-retest è o criticabile o sconosciuta;
3) l'affidabilità sul campo (Wood et al., 1996) non è verificata;
4) non esistono in pratica ricerche che assicurino che questi sistemi non subiscano i bias culturali.
Norme adeguate sarebbero auspicabili per far sì che i clinici non diagnostichino psicopatologie troppo facilmente. In uno studio classico, Little e Schneidman (1959) chiesero ad alcuni psicologi di classificare soggetti normali in una scala a 9 punti sul disadattamento, in cui 9 indicava una seria psicopatologia. Gli psicologi risultarono essere più propensi a percepire la patologia negli individui normali, quando basavano le loro conclusioni sulla performance al TAT (media = 4.8) piuttosto che sulla storia del caso (media = 1.6) o sul MMPI (media = 3.3). più recentemente Murstein e Mathes (1996) riscontrarono che una misura del vocabolario era correlata significativamente (r = .36) con la patologia stimata dal TAT in un campione non clinico. Altre analisi su questo campione e su un campione di pazienti psichiatrici hanno rivelato correlazioni positive tra il vocabolario e indici della proiezione derivati dal TAT, che valutavano fino a che punto i soggetti svelassero materiale personale rilevante. Sebbene questi dati siano aperti a diverse interpretazioni, una possibilità è che i soggetti prolissi siano tendenzialmente giudicati come più patologici. Questo effetto può rivelarsi più pronunciato, quando si usa un metodo di scoring approssimativo, condotto senza riferimenti a dati normativi.
I modesti supporti alla validità di costrutto di parecchi sistemi di scoring, di cui si dispone, sembrano essere inutili per la pratica clinica perché la stragrande maggioranza di clinici conta solamente su interpretazioni approssimative e intuitive del TAT (Hunsley, 2003).
Un'ultima questione che si può indicare riguarda il destino del TAT come anche di altre tecniche proiettive. Si è visto fin qui che una buona parte degli schemi di codifica standardizzati per il TAT probabilmente può essere considerata relativamente valida. Nello stesso tempo, una cospicua parte della letteratura indica che materiali-stimolo alternativi al TAT possono essere usati per attribuire punteggi alle stesse dimensioni valutate dal TAT.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Studio esplorativo degli aspetti narrativi nel TAT valutati tramite la griglia di codifica ORT-EF

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Informazioni tesi

  Autore: Annarita Felisatti
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia
  Relatore: Silvia Salcuni
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 101

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Parole chiave

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studio esplorativo
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