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Percorsi di formazione e aggiornamento per l'insegnamento della geografia nella scuola di base

Conferenze Pedagogiche agli IRRE per l'aggiornamento professionale

In Italia la storia lunga e tormentate dell’aggiornamento professionale degli insegnanti affonda le sue radici nel periodo immediatamente successivo all’unificazione. La prima iniziativa ministeriale di rilievo è quella costituita dalle Conferenze scolastiche degli istituti primari e dalle Conferenze Pedagogiche. Queste tuttavia sono molto criticate perché, non coinvolgendo direttamente i maestri e non partendo dalla loro esperienza quotidiana, si risolvono nella maggioranza dei casi in una serie episodica e disorganizzata di lezioni teoriche tenute da cattedratici più o meno illustri.

Si deve attendere l’azione legislativa dei ministri De Sanctis e Bacelli per poter ravvisare nelle Conferenze un’effettiva rilevanza pedagogica e didattica. Queste si svolgono nei diversi capoluoghi di provincia e hanno il pregio di coinvolgere direttamente i maestri nel dibattito concernente le metodiche didattiche e l’organizzazione della scuola.
Uno degli argomenti che maggiormente ricorre nei programmi delle Conferenze, è il problema della condizione e della preparazione magistrale. Gli insegnanti sono pienamente consapevoli dell’importanza di riqualificare il proprio iter di formazione. Proprio per questo si fa largo la richiesta di un’adeguata retribuzione economica che possa consentire alla classe magistrale di partecipare attivamente ai processi di aggiornamento.

Le Conferenze costituiscono un’importante occasione di crescita culturale e professionale per i maestri, che qui trovano la possibilità di discutere e confrontare idee ed esperienze. Queste occasioni di incontro concorrono altresì a far acquisire all’intera categoria magistrale una maggiore consapevolezza del proprio ruolo professionale.
La tradizione delle Conferenze incomincia a declinare e dunque a scomparire nel primo decennio del Novecento, nel nuovo clima idealistico, convinto oppositore di una didattica di tipo scientifico-tecnico. Solo nel 1942 l’aggiornamento degli insegnanti diventa materia di disciplina legislativa. La legge n. 1545 del 30 novembre istituisce, infatti, i Centri Didattici Nazionali per approfondire i metodi di insegnamento ed altre questioni connesse. In realtà l’intenzione sottesa al progetto del ministro Bottai non è tanto quella di affinare la professionalità degli insegnanti, quanto quella di plasmarli più fascisticamente.

I Centri con l’avvento della Repubblica, nonostante la permanenza di una forte influenza politica, questa volta di matrice democristiana, sono finalmente destinati a svolgere le attività di formazione e di perfezionamento didattico per gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado.
L’attività dei suddetti Centri segna un primo periodo nell’evoluzione della formazione in servizio degli insegnanti.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Percorsi di formazione e aggiornamento per l'insegnamento della geografia nella scuola di base

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Informazioni tesi

  Autore: Matteo Altea
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi di Cagliari
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze della Formazione Primaria
  Relatore: Anna Leone
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 143

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