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Cogito ergo De Curtis

Siamo uomini o caporali

Siamo uomini o caporali è una commedia in bianco e nero del 1955 diretta da Camillo Mastrocinque, tratta da una sceneggiatura sua e di Totò, Vittorio Metz, Mario Mangini, Francesco Nelli. Il titolo dell’opera nasce da un’ispirazione di Totò per esperienze realmente vissute.
All’età di diciassette anni, venne arruolato nell’esercito, e la sua permanenza presso l’88° Reggimento a Livorno fu tutt’altro che felice.
L’ambiente militare non gli si addiceva non solo per ragioni anagrafiche, ma anche perché possedeva la natura di uno spirito libero e anticonformista. Il soggiorno nell’ambiente venne reso ancora più sacrificante nel momento in cui l’attore fece la
conoscenza di un caporale, il quale, abusando della sua posizione gerarchica, intimoriva i suoi sottoposti. Totò, sopravvivendo anche intimamente a queste vessazioni, riuscì a formarsi una sua propria idea sugli uomini e su ciò che li distingue. Memore di quando scimmiottava il caporale in caserma davanti agli altri soldati e terminava le sue esibizioni con la frase: «Siamo uomini o caporali?», iniziò a estendere il significato della sua esperienza di vita militare a ogni ambito e alla vita in generale, e classificò come “caporali” tutti coloro che «esprimono il male».
Per avvalorare maggiormente la sua tesi, si servì poi del pensiero espresso da Dante Alighieri nella Divina Commedia al verso: «Uomini siate e non pecore matte»: «In base alla mia filosofia, potrebbe essere modificato in: uomini siate e non dei caporali».
Successivamente, il termine caporale venne attribuito dall’artista partenopeo non solo alle persone arroganti e di animo cattivo, ma anche agli stupidi.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Cogito ergo De Curtis

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Informazioni tesi

  Autore: Ornella Di Russo
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: DAMS - Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo
  Relatore: Roberto Alonge
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 158

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