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Crevalcore: il romanzo della città del silenzio

Neera, il suo tempo, e i suoi critici

Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, Milano, come ho già affermato, rappresenta il centro culturale della nazione. Attraverso l’operosità della borghesia, le numerose testate giornalistiche, le iniziative culturali, Milano diventa la capitale del giornalismo e dell’editoria nonché punto di affluenza per letterati e letterate. Nella città lombarda, dunque, si vivono gli effetti di una costruzione della cultura rivolta ad un pubblico borghese, il quale come luogo d’incontro predilige il salotto.
I salotti nascono sotto l’influenza dei salon parigini e diventano uno degli elementi di diffusione delle idee politiche e letterarie. La donna, all’interno di essi, assume il ruolo di organizzatrice degli eventi mondani e acquisisce, perciò, nuove libertà senza mai cadere nell’immoralità99. È nei salotti meno formali che si svolge quella vita mondana senza la quale non ci sarebbero relazioni: sociali, politiche, artistiche e finanziarie. Se le notizie generali si acquisiscono dai giornali invece quelle personali e sociali vengono passate da un salotto ad un altro perché non vi è luogo migliore dove le persone possano parlarsi tranquillamente. Inoltre i salotti sono aperti a tutti, donne e uomini senza distinzione di sesso, e si può dire dire che già nell’Ottocento vi erano alcuni luoghi di ritrovo paritetici.
Nei salotti si cerca moglie o marito, si fanno affari, si può rovinare la reputazione di una persona o ricevere una persona abbastanza furba e avviare una scalata sociale, si può incontrare un’avventuriera russa o un compositore. È questo tipo di salotto che spesso si incontra nei romanzi della Biblioteca delle signorine100, romanzi pensati e ambientati in Francia dove la vita mondana diventa il centro di tutta la storia.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Crevalcore: il romanzo della città del silenzio

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Informazioni tesi

  Autore: Clizia De Santis
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Storia contemporanea
  Relatore: Ilaria Porciani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 107

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