Caratterizzazione rilassometrica di vini ed aceti

L’insieme di informazioni ottenuto dalle misure di rilassamento nucleare longitudinale, sia in sistemi diamagnetici che paramagnetici, può essere notevolmente incrementato riportando tali misure in funzione del campo magnetico.
La dipendenza della velocità di rilassamento dal campo è detta Nuclear Magnetic Relaxation Dispersion ( NMRD ) ed i relativi profili vengono anche definiti “curve di dispersione”.
Inizialmente, negli anni '50, venivano impiegati metodi meccanici per spostare il campione da un campo magnetico all’altro: un magnete ad alto campo era usato per pre-polarizzare il campione, che era poi lasciato rilassare in un secondo magnete al campo desiderato.
Tuttavia si presentava l’esigenza di disporre di metodi elettronici più veloci e flessibili, in particolare per campioni con T1 brevi ( <100 ms ). Per ottenere le curve di dispersione è stata allora introdotta una procedura ideata negli anni '70 da Redfield e successivamente messa a punto da Koenig e Brown, che permette di far variare elettronicamente il campo di un unico magnete nell’arco di pochi millisecondi, mantenendo, allo stesso tempo, l’elevata stabilità ed omogeneità di campo richiesta in NMR.