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Tariffa sul consumo nel settore irriguo: analisi dell'impatto nei comuni di Sinalunga e Lucignano

Valutazione economica dell’uso delle risorse idriche

Le competenze in materia di bonifica26 sono state attribuite alle Regioni nel 1977, con il D.P.R. 616/77. In Toscana la prima legge regionale a disciplinare gli aspetti di bonifica è la L.R. 83/77.

Successivamente la legge fu abrogata e sostituita dalla L.R 34/94, che costituisce ancora oggi la normativa in vigore. L’ambito territoriale della bonifica e dell’irrigazione, definito Comprensorio, è delimitato dalla Regione sulla base di unità idrografiche omogenee. Tali Comprensori consentono azioni organiche su territori idiograficamente definiti per la difesa del suolo e per la gestione delle acque. Attualmente il territorio regionale toscano è suddiviso in 41 Comprensori.

L’azione di bonifica, pur avendo un proprio radicamento nell’agricoltura, realizza interventi rientranti nel più ampio settore del governo del territorio e della valorizzazione dei beni ambientali. Infatti, la L.R. 34/94 disciplina altresì le modalità dell’intervento pubblico, che si realizza tenendo conto delle linee generali della programmazione economica nazionale e regionale, in conformità con le previsioni del Programma regionale di sviluppo.

I soggetti responsabili dell’attività di bonifica sono i Consorzi di bonifica e le Comunità montane che, con la Regione e gli Enti locali, concorrono alla realizzazione delle finalità previste della legge stessa. I Consorzi escono così dall’esclusivo ambito della bonifica storica (intesa come risanamento delle aree palustri) e collaborano con Comuni, Province, Autorità di bacino, Regione, Comunità montane e Autorità d’ambito, alla difesa del suolo, alla tutela e all’uso delle risorse idriche e alla salvaguardia ambientale.

Le funzioni amministrative di competenza regionale in la quantificazione. Inoltre, nell’ottica di ridurre il numero degli Enti operativi con la L.R. 38/03, viene introdotta la possibilità di attribuire più Comprensori ad un unico gestore (sia esso un Consorzio di bonifica che una Comunità montana).

Alla fine del 2005, per tutti i Comprensori di bonifica della Toscana, il Consiglio regionale ha individuato gli Enti competenti alla gestione e alla distribuzione della risorsa idrica a fini irrigui. Nello specifico, tali Enti sono: – 5 Consorzi di bonifica e irrigazione (Grossetana, Val di Cornia, Versilia- Massaciuccoli, Val di Chiana Romana e Val di Paglia); – 2 Comunità montane (Lunigiana, Valtiberina Toscana); – 2 Provincie (Arezzo, Lucca).

Inoltre, nel territorio toscano, così come in Umbria, opera l’Ente irriguo Umbro- Toscano (EIUT). Esso nasce con la L. 1048/6141 con il nome di “Ente per l’irrigazione della Val di Chiana, delle valli contermini aretine, del bacino idrografico del Trasimeno e dell’Alta Valle del Tevere umbro-toscana”. Si tratta di un Ente di diritto pubblico i cui poteri e compiti, sotto il controllo e la vigilanza del Ministero per le Risorse Agricole, Alimentari e Forestali, attengono soprattutto alla realizzazione e gestione di opere di accumulo e trasporto primario di acqua destinata prevalentemente all’uso irriguo.

La superficie amministrata dall’Ente si espande entro quattro provincie (Arezzo, Perugia, Siena e Terni) e presenta una superficie di 1.300.000 ettari. Nel 1965 tale Ente ha predisposto il Piano generale dell’irrigazione per provvedere, con visione unitaria, all’irrigazione di vaste zone appartenenti all’Umbria e alla Toscana, parzialmente divise dalla morfologia, ma strettamente connesse, in relazione all’approvvigionamento delle acque, per le condizioni idrografiche.

Il Piano adottato dall’Ente ha individuato essenzialmente le zone agricole che presentavano maggiore attitudine all’intervento irriguo e i criteri di scelta delle fonti di approvvigionamento della risorsa acqua. L’individuazione delle zone che si consideravano idonee alla pratica irrigua scaturì da studi ed indagini svolti sull’intero territorio. Il Comprensorio fu suddiviso in 2 grandi zone: una occidentale “Toscana” ed una orientale “Umbra”.

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Tariffa sul consumo nel settore irriguo: analisi dell'impatto nei comuni di Sinalunga e Lucignano

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Informazioni tesi

  Autore: Fabrizio Trani
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Siena
  Facoltà: Economia
  Corso: Scienze economiche per l'ambiente e la cultura
  Relatore: Silvia Ferrini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 110

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