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History-puzzle: un'applicazione su schermi multitouch per giocare con la storia in un parco archeologico

Rassegna di tecnologie multitouch

Durante il mio lavoro di stage, oltre a studiare a fondo il sistema in uso all'IVU Lab, ho potuto eseguire delle ricerche su quali sistemi sono nati o stanno per nascere in altre realtà, concentrandomi anche su quello che sarà il futuro della tecnologia multitouch.

MultiTouch Cell

Nel parlare di altri sistemi multitouch partiamo proprio dall'azienda fornitrice del sistema in uso all'IVU Lab che ha recentemente presentato MultiTouch Cell MT. Un nuovo sistema con struttura modulare che si compone di n unità (con n grande a piacere). Ogni unità ha una dimensione di 32"" o 46"" e si occupa della visualizzazione della grafica, del riconoscimento e dell'elaborazione degli input degli utenti che interagiscono con il sistema.
I vantaggi di questo nuovo prodotto sono molteplici:
- la modularità: ogni modulo è pronto per essere utilizzato semplicemente collegandolo alla corrente elettrica e al computer
- la compatibilità
- la facilità di trasporto
Inoltre, raramente è necessario procedere alla calibrazione del sistema di rilevazione dei tocchi.
Gli svantaggi rispetto al sistema in uso all'IVU Lab sono la sua fragilità e i costi di riparazione in caso di rottura. Mentre gli svantaggi rispetto ad altre soluzioni presenti sul mercato è il costo. L'unità da 46‟‟ ha un prezzo di circa 14700$, meno della metà quella da 32"".

Oahu

E' proprio in vista di conquistare quanti più clienti possibili abbassando il costo dei prodotti multitouch che Microsoft sta lavorando su un progetto denominato "Oahu". Il nome è lo stesso di un'isola hawaiana conosciuta anche come "The Gathering Place"; il nome è dovuto al fatto che è la più popolata tra le isole hawaiane e da questo si intuisce che Microsoft si propone di raggiungere la maggior parte della popolazione che ovviamente non può permettersi tecnologie come Surface.
L'azienda ha condotto una ricerca di mercato su Oahu le cui caratteristiche sono simili in tutto e per tutto a quelle di Surface: infatti anch'esso permette un"interazione con lo schermo" mediante gesture.
Oahu è rivolto alle famiglie e il suo uso sarà prevalentemente in casa. L'idea principale è quella di incastonare questo dispositivo in un tavolo da pranzo o nei mobili in generale. Questo conferma che Microsoft vuole raggiungere tutti coloro che non possono spendere migliaia di euro per Surface, ma che sono disposti a spendere 1500 $ per uno strumento che nel complesso ha una sua utilità oltre ad essere innovativo.
Ancora non sono presenti immagini o ulteriori informazioni riguardo questo progetto, nei mesi scorsi Microsoft si era limitata, oltre a questa indagine di mercato, a registrare un dominio www.microsoftoahu.com che ora pare sia tornato nuovamente disponibile. Segno che forse Microsoft ha deciso di non intraprendere più questa strada.

Second light

Ancora più lontana sembra la nuova tecnologia che Microsoft pare stia sviluppando e che non comparirà sul mercato prima di due o tre anni. Il progetto sarà il fratello di Oahu e come ha spiegato Erik Klimcazk Creative Directory presso Clarity Consulting, partner Microsoft, è ancora in fase di ricerca e sviluppo. Il prodotto pare si chiami Second Light e avrà un ampio display e delle telecamere con una definizione per catturare i blob superiore all'attuale 1024 x 768 presente in Surface.
Ma la vera innovazione di questo dispositivo saranno dei sensori che permettono di interagire con il sistema senza toccarlo come è avvenuto per altre tecnologie già presenti, ma che sono ancora dei prototipi.

Questo brano è tratto dalla tesi:

History-puzzle: un'applicazione su schermi multitouch per giocare con la storia in un parco archeologico

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Informazioni tesi

  Autore: Alessandro Lanza
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Bari
  Facoltà: Scienze dell'informazione
  Corso: Informatica
  Relatore: Maria Francesca Costabile
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 64

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Parole chiave

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archeologia
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