Skip to content

Reato di clandestinità e la circostanza aggravante di clandestinità nella recente giurisprudenza della Corte Costituzionale

Le tendenze della dottrina negli anni 2001-2006: la stigmatizzazione dell’uso in chiave simbolica del diritto penale

Uno sguardo sul passato recente consente di evidenziare le tendenze in dottrina che sembrano quasi profetizzare ciò che si concretizzerà con la L. 94/2009; un percorso iniziato negli anni precedenti e che vede il diritto penale utilizzato come strumento nelle mani del diritto amministrativo, un diritto penale “piegato” o “asservito” per esigenze di ordine pubblico a fronte di un’attività esecutiva che non è in grado di assolvere alle sue funzioni, “un diritto penale strumentale all’azione amministrativa di governo e controllo del fenomeno migratorio”. Facendo un confronto con la normativa un tempo contenuta nel testo unico delle leggi di pubblica sicurezza del 1931, rimasta in parte in vigore fino al 1998, l’intervento penale era dato da poche figure di reato, all’interno di una disciplina in prevalenza amministrativa; ma complessivamente il diritto penale in materia di immigrazione era ispirato ai canoni dell’extrema-ratio. Attualmente si assiste ad un trend normativo in evoluzione crescente, dove il cittadino extracomunitario si trasforma da oggetto materiale a tipo d’autore nel controllo penale dell’immigrazione. In dottrina, già negli anni precedenti, alcuni penalisti hanno manifestato le loro preoccupazioni in ordine alla possibile forma che avrebbe potuto assumere quella tendenza normativa; già in quegli anni sono sollevate numerose eccezioni di legittimità costituzionale su diverse disposizioni del d.lgs. 286/1998 così come modificato dalla L.189/2002, la “Bossi-Fini”; quest’ultima legge, infatti, apporta delle modifiche incidendo su istituti fondamentali dello straniero irregolare, quali l’accompagnamento coattivo alla frontiera e l’arresto previsto per la contravvenzione di ingiustificata inosservanza dell’ordine di allontanamento, fino a giungere a due pronunce di incostituzionalità (sentenze n. 222 e 223 del 2004); ancora le garanzie costituzionali di libertà della persona tengono, ma cominciano a vedersi i primi segni di cedimento di fronte alla parola d’ordine “sicurezza” che vede nel migrante il “nemico” da cui difendersi. Un autorevole autore si pone l’interrogativo se, appunto, non si stia andando verso un diritto speciale per gli immigrati. Di un “diritto penale del nemico” parlano anche il Donini e il Papa, rifacendosi alla teoria di Gunther Jakobs: il “diritto penale d’autore”, concepito come particolare forma di diritto penale del nemico, è quello che dà rilievo alle condizioni soggettive dell’autore piuttosto che non al fatto concretamente posto in essere e lesivo del bene tutelato.
Lo stesso Palazzo, argomentando del reato di cui all’art. 6, comma 3, T.U.IMM. (mancata esibizione di documenti da parte dello straniero extracomunitario), parla di “statuto penale dello straniero extracomunitario” e di un diritto penale in balìa di un diritto amministrativo volto a disciplinare i flussi migratori. Già prima dell’approvazione della Legge “Bossi-Fini”, si delinea la proposta di considerare l’immigrazione clandestina come reato, ma questa vede l’opposizione di studiosi come il Sartori il quale arriva a sostenere “l’inesistenza giuridica” del clandestino, come soluzione ottimale; trasformare la clandestinità in reato avrebbe significato considerare giuridicamente esistente lo straniero e, conseguentemente, titolare delle garanzie del nostro sistema penale: la sua lucida analisi porta quindi ad una fictio iuris, una finzione giuridica per effetto della quale lo straniero finché non entra legalmente non esiste sul territorio italiano, con la conseguenza di renderlo destinatario della sola espulsione amministrativa contro la quale non è possibile esperire alcun ricorso.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Reato di clandestinità e la circostanza aggravante di clandestinità nella recente giurisprudenza della Corte Costituzionale

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Barbara Mele
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Cagliari
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Scienze giuridiche
  Relatore: Roberto Cherchi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 37

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

condizione giuridica degli stranieri
immigrazione
l.94/2009
aggravante di clandestinità
ordinanza corte cost.66/2010
reato di ingresso e soggiorno
sentenza corte cost.250/2010
diritti costituzionali dello straniero
diritti dello straniero nell'ordinamento legislati
l.125/2008
dl.92/2008
art. 61 n. 11-bis cp
art.10-bis testo unico immigrazione
d.lgs. 286/1998
sentenza corte cost.249/2010
ordinanza corte cost.277/2009

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi