Skip to content

La responsabilità sociale d'impresa. Analisi e confronto tra Auchan Italia e Coop Adriatica

La definizione di RSI proposta dalla Commissione Europea

Come si è potuto appurare dalla breve rassegna sui contributi relativi alla responsabilità sociale d'impresa, la letteratura sul tema è enorme. Il Libro Verde della Commissione Europea, emanato nel 2001, ha chiarito la posizione dell'Europa nei confronti della RSI. Il Libro Verde è un documento che la CE redige per dare forma a una materia da disciplinare, cercando di suggerire alcune linee guida in merito all'argomento e rendendo nota la posizione europea sugli eventuali problemi ad essa collegati. Tale documento definisce la responsabilità sociale d'impresa come «l'integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate. Essere socialmente responsabili significa non solo soddisfare pienamente gli obblighi giuridici applicabili, ma anche andare al di là investendo "di più" nel capitale umano, nell'ambiente e nei rapporti con le altre parti interessate» (Commissione delle Comunità Europee, 2001).
Il Libro Verde riprende ed amplia l'intervento del Consiglio Europeo di Lisbona del 2000, che promuoveva la Corporate Social Responsibility a strumento strategico per far sì che l'Europa diventasse «l'economia della conoscenza più competitiva e più dinamica del mondo, capace di una crescita economica sostenibile accompagnata da un miglioramento quantitativo e qualitativo dell'occupazione e da una maggiore coesione sociale». L'Europa vede, quindi, nella RSI una leva che può contribuire al raggiungimento degli obiettivi di competitività, occupazione, coesione sociale, protezione dell'ambiente e che può anche dare una spinta allo sviluppo e ad una migliore governance globale.
Dalle precedenti definizioni, emerge che la RSI è strettamente connessa ad alcuni concetti, che vale la pena approfondire:

- sostenibilità: termine apparso per la prima volta nel Brundtland Report elaborato dalla World Commission on Enviromental and Devolpment del 1987. Essa si riferisce al raggiungimento di un equilibrio fra il soddisfacimento delle esigenze attuali, senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie. Le imprese "irresponsabili" che operano in nome del profitto, senza curarsi delle
conseguenze delle loro attività, non sono più tollerate. Le imprese devono tenere conto dell'impatto delle loro azioni sugli stakeholder e sull'intero sistema in cui esse sono inserite, abbandonando una visione particolaristica e provinciale, a favore di una visione globale;

- volontarietà: il Libro Verde sottolinea che non vi è alcun obbligo da parte delle imprese di andare oltre agli obblighi di legge. La scelta di interessarsi o meno alle richieste avanzate dalla società è completamente discrezionale. Tuttavia, nel momento in cui il management accoglie l'invito ad attuare comportamenti socialmente responsabili, tali iniziative devono essere integrate nella strategia d'impresa, costituendo esse stesse una fonte del vantaggio competitivo. La CE usa il termine "integrazione" non a caso, in quanto sporadiche campagne filantropiche o ecologiste, che si esauriscono in un tempo e in un luogo limitati, non possono essere considerate attività di CSR, ma soltanto deboli tentativi. Non va, inoltre, dimenticato che perché la RSI sia credibile ed efficace, essa deve essere documentata e misurata. L'impresa deve, a tal proposito, attivare un sistema di raccolta e gestione delle informazioni inerenti la CSR, utili sia per un feedback interno che per una divulgazione esterna;

- consapevolezza: introducendo la RSI nella propria gestione strategica, l'azienda prende coscienza dell'impatto sociale e ambientale, oltre che economico, della propria attività produttiva. La corporate governance si fa etica, nel senso che l'impresa interiorizza nel proprio processo decisionale anche le istanze avanzate dagli stakeholder che non riguardino un immediato aumento dei profitti, ma il miglioramento della qualità della vita. In questo senso, si parla di governance allargata, poiché all'interno del processo decisionale si crea uno spazio occupato dagli altri, dagli stakeholder.
Gli obblighi fiduciari dell'impresa si estendono dalla proprietà a tutti i portatori di interesse.


Alla luce di quanto detto, è necessario fare alcune precisazioni. Quando la Commissione Europea ha deciso di fare chiarezza riguardo alla CSR con la redazione del Libro Verde, solamente le grandi imprese e le multinazionali iniziavano a tentare la via della sostenibilità. Allora, la preoccupazione per i temi sociali ed ambientali e l'adozione di un comportamento responsabile erano considerati atteggiamenti non indispensabili, ma assolutamente discrezionali. Ora, invece, in alcuni settori specifici,
quali la grande distribuzione organizzata o il settore chimico, la RSI è considerata un requisito fondamentale per competere in un contesto internazionale. È impensabile che un concorrente possa sopravvivere senza adottare alcune manifestazioni tipiche della RSI, un tempo considerate volontarie, ed oggi divenute una vera e propria barriera all'entrata. Perciò il carattere di volontarietà attribuito alle iniziative socialmente responsabili è da considerarsi ormai anacronistico: sempre più spesso la RSI si configura come una condizione necessaria alla legittimazione dell'impresa da parte della società. Il rischio in cui le imprese irresponsabili incorrono riguarda la perdita del consenso da parte dell'opinione pubblica: non si tratta più solamente della qualità intorno al prodotto, ma della qualità intorno all'impresa stessa.
Va aggiunto che esiste ancora una parte sostenitrice della volontarietà dell'integrazione della RSI, ma si tratta perlopiù di una visione ancora strettamente legata alla concezione di Friedman " business is business", dettata dalla paura che l'inserimento di una CSR obbligatoria possa limitare la libertà d'agire dell'impresa e diminuirne la profittabilità. Bisogna invece considerare l'introduzione di una buona legge sulla sostenibilità come un incentivo facilitante ad intraprendere quelle scelte di buon management che contribuiscano allo sviluppo a tutto tondo dell'impresa. La RSI deve evolversi da mero strumento di consenso attorno all'impresa a guida per lo sviluppo dell'impresa.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La responsabilità sociale d'impresa. Analisi e confronto tra Auchan Italia e Coop Adriatica

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Federica Malpeli
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Strategia e comunicazione d'impresa
  Relatore: Mario Minoja
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 174

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi