Il romanzo picaresco femminile: ''La niña de los embustes''

In verità, ancor prima dell'esplosione di opere di contenuto picaresco (ormai consolidato nel '600), i primi "sintomi" di una nuova realtà erano già stati "avvertiti" e tradotti in un breve romanzo: La vida de Lazarillo de Tormes, y de sus fortunas y adversidades, definito "picaresco" per alcune caratteristiche che, in seguito, saranno riprese, sviluppate ed ampliate.
Il libro, di autore anonimo e uscito nel 1554 in tre edizioni, si profila come archetipo del nuovo genere letterario e "il prototipo di ogni forma di narrazione moderna". In effetti, per la prima volta lo sguardo dell'autore non si posa su un eroe cavalleresco d'impronta prettamente medievale, ma su di un individuo esemplare di quella nuova parte bassa della società, ben lungi dall'essere emulato: ora il libro dipinge le peregrinazioni di un "povero picaro" partendo dalle sue origini, che, affrontandone di cotte e di crude, vuole migliorare la sua precaria posizione tentando di scalare la società per inserirvisi ed occuparne un posto più degno.
Il Lazarillo è stato sottoposto a numerosi studi non solo riguardo all'argomento su cui si incentra, ma anche per l'espediente formale in cui si struttura e per il tipo di intenti che, secondo la critica, vuole trasmettere.