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Il problema educativo in Messico: profilo storico e progetti di riforma

Escuela Secundaria Rebelde Autónoma Zapatista “Primero de Enero"

Il Chiapas è uno degli Stati più piccoli e poveri del Messico, oltre che con maggior presenza indigena e con gli indicatori di povertà più alti in generale. La popolazione indiana (tzotzil, tzeltal, ch'ol ed altre etnie) si trova dispersa praticamente in due terzi del territorio dello Stato e viene stimata attorno al 60 per cento (1,8 milioni di abitanti) del totale.

E' da sottolineare che questi gruppi parlano preferibilmente le lingue originali, con una buona parte di popolazione bilingue; hanno tutti una piena coscienza di essere indios e lottano per continuare ad esserlo, a dispetto delle discriminazioni velate o manifeste di cui sono vittime. La popolazione indigena attraversa da diversi anni una fase di crescita demografica notevole, e in alcune regioni l'80 per cento della popolazione è al di sotto dei trent'anni di età; si ha come conseguenza l'aumento della domanda di servizi di base ed un incremento dell'uso dei sistemi di coltivazione tradizionali (il metodo semina-raccoglibrucia) in una zona di cultura di mais e fagioli.

L'ubicazione geografica del Chiapas determina una serie di particolarità di ricchezze naturali che sono strategiche: dal punto di vista geologico, possiede grandi ricchezze nel sottosuolo (petrolio e minerali)- prova ne è la produzione di milioni di barili di greggio e di milioni di metri cubi di gas naturale, estratti a partire dagli anni Ottanta nonché gli importanti ritrovamenti realizzati nella Selva Lacandona e nella zona nord del Chiapas negli ultimi anni -; è, inoltre, da rimarcare la ricchezza di risorse idriche.

Il Chiapas è uno Stato che, per la sua lontananza dal potere centrale, ha mantenuto fino agli anni Sessanta le strutture di controllo dei terreni attraverso il sistema del bracciantato; purtroppo questa forma di controllo esiste ancora tramite un latifondismo nascosto e con la speculazione sui terreni da allevamento con certificati di inalienabilità.

Per questo gli ultimi quindici anni sono stati caratterizzati da una serie di gravi conflitti per l’applicazione della legge di riforma agraria (modificata nel 1992 per chiudere i conti del reparto agricolo ed introdurre la privatizzazione della proprietà sociale). Le situazioni di povertà derivano principalmente dalla problematica agraria, poiché vi è un forte ritardo nelle procedure di assegnazione delle terre, mentre dall'altra parte è presente una forte pressione da parte di fasce di popolazione giovane per avere un campo; si creano così delle situazioni particolari di gente senza terra e senza possibilità di ottenerla, oppure con terra ma povera e scarsa.

La realtà della povertà rurale in Chiapas ha anche a che fare con l'utilizzo produttivo poiché, da un lato, circa il 60 per cento del territorio è destinato all'allevamento che genera poco lavoro, occupa terreno agricolo e che è aumentato a scapito di boschi e foreste dello Stato; dall'altro lato, una parte importante dell'economia statale si incentra sulla produzione del caffè (quasi il 40 per cento del caffè messicano proviene dal Chiapas), che si attua in coltivazioni minifondiste e che utilizza manodopera indigena nelle grande piantagioni, e più recentemente sullo sfruttamento petrolifero, che pregiudica in maniera qualitativa e quantitativa i terreni in cui si realizza.

Per delineare un quadro completo bisogna aggiungere alcuni dati: la metà degli abitanti del Chiapas non ha acqua potabile e due terzi non possiede allacciamento alla rete fognaria; per quel che riguarda l'educazione il 72 per cento dei bambini non termina il ciclo delle elementari, più della metà non va oltre la terza classe e nella metà delle scuole vi è un solo maestro per tutti; l'abbandono scolastico è molto alto soprattutto tra gli indigeni. Il sistema sanitario offre un panorama allarmante: un milione e mezzo di abitanti non ha possibilità di accedere ad alcun servizio medico.

Salute ed alimentazione vanno di pari passo con la miseria: più della metà della popolazione è malnutrita mentre in alcune zone la percentuale di malnutriti supera l'80 per cento; le malattie principali sono le infezioni respiratorie acute, le gastroenteriti, le amebiasi, la scabbia, malaria, anemie dovute a malnutrizione, gastriti, infezioni delle vie urinarie, otiti, leishmaniosi, dengue. I dati di cause di morte riflettono la precarietà delle condizioni di vita della popolazione: quasi il 40 per cento dei decessi è provocato da malattie contagiose e i tassi di mortalità per patologie infettive, ostetriche e perinatali, e per deficienze nutrizionali sono i più alti di tutto il Paese.

In Chiapas si è stabilito per secoli un modello politico, che favorisce alcuni strati della popolazione e genera una profonda disuguaglianza, accentuando il grado di accentramento nell'accesso al possesso della terra, favorendo gli intrighi politici autoritari e l'emarginazione delle maggioranze contadine ed indigene dal benessere sociale; inoltre è un modello che impoverisce le risorse naturali, poiché si basa sulla distruzione e l'abuso delle stesse. Sono queste le cause fondamentali della ribellione sociale in Chiapas, e sono punti di accordo nelle analisi di studiosi di differenti discipline e tendenze ideologiche.

Non possono essere disconosciuti gli sforzi profusi nel "Dialogo per una pace giusta e dignitosa in Chiapas", ma, a diversi anni dall'inizio, il conflitto armato continua senza soluzione e gli accordi di Mesa I, su diritti e cultura indigena (febbraio 1996), non si sono concretizzati; i temi sociali ed economici non sono stati affrontati e la questione della distensione politico-militare è stata accantonata dal governo.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il problema educativo in Messico: profilo storico e progetti di riforma

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Informazioni tesi

  Autore: Michela Accerenzi
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2002-03
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze Politiche
  Relatore: Maria Vittoria Calvi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 285

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