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La riforma della legislazione di bilancio tra decentramento regionale e vincoli comunitari

I principi generali del bilancio nell'ambito della riprogrammazione economica

Un primo passo, nel drastico tentativo di compiere una globale riprogrammazione economica fu fatto con la delineazione dei cosiddetti principi del bilancio, ovvero di alcuni caratteri giuridici che dovevano essere generalmente e sistematicamente rispettati nello svolgimento delle attività di redazione del bilancio. Essi possono essere così schematizzati:

• Integrità: tutte le entrate e le spese devono essere iscritte in bilancio nel loro importo integrale, al lordo di tutte le eventuali altre spese e le entrate ad esse correlate.

• Veridicità: le previsioni devono essere formulate in modo tale da rispecchiare i veri valori che si prevede di conseguire nel periodo dell'esercizio finanziario, garantendo la correttezza amministrativo-contabile attraverso una reale informazione sulla gestione finanziaria effettuata.

• Universalità: la gestione dell'ente è unica ed unico deve essere il suo bilancio, nel quale devono essere iscritte tutte le entrate e tutte le spese. Ciò implica il divieto di gestioni fuori bilancio e il divieto di contabilità separate.

• Pubblicità: il bilancio deve essere accessibile a tutti coloro che abbiano interesse a conoscerlo, quindi deve essere portato a conoscenza della collettività attraverso la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Ne viene implicito anche una necessità di chiarezza, affinché il documento risulti di facile lettura e comprensione da parte dei cittadini.

• Unità: tutte le entrate sono destinate a finanziare in modo indistinto tutte le uscite iscritte in bilancio, vietando, così, di destinare il provento di determinate entrate alla copertura di determinate spese. Anche in questo caso sono state previste alcune eccezioni a tale principio; queste deroghe fanno riferimento alle entrate a destinazione vincolata,cioè quando la legge o i soggetti che trasferiscono i mezzi finanziari condizionano il gettito ad un determinato scopo di spesa.

• Annualità: l'unità temporale della gestione è l'anno finanziario, il quale, in seguito all'innovazione apportata dalla Legge Curti, coincide con l'anno solare. Tale principio è rimasto in vigore anche dopo l'introduzione del bilancio pluriennale, che si affianca al bilancio annuale senza sostituirlo.

• Pareggio: una corretta gestione delle risorse finanziarie implicherebbe un livellamento tra le entrate e le uscite. Quindi, un simile obiettivo dovrebbe essere considerato come lo scopo fondamentale attorno cui programmare tutta la politica economica del Paese. In realtà questo principio ha una valenza più teorica che pratica, poiché deve rappresentare un continuo riferimento nella programmazione dell'amministrazione finanziaria, ma non è stata ritenuta possibile, fino ad oggi, la sua concreta realizzazione. L'aumento del debito pubblico appare, fin dall'Unità d'Italia, sempre crescente, passando dal 45% nel 1861 al 119% nel 2010.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La riforma della legislazione di bilancio tra decentramento regionale e vincoli comunitari

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Informazioni tesi

  Autore: Daniela Camera
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Raffaele Perrone Capano
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 240

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