Le nuove forme di partecipazione a Schio e a Thiene: Organizzazioni non governative

Prima di iniziare i contatti con le varie associazioni le ho suddivise per settori d'intervento, in tal senso mi sono state molto utili le specificazioni che il signor Griffani mi aveva scritto accanto alle sigle della lista da lui fornitami.
Avevo davanti a me uno schema con gli otto settori principali: associazioni culturali con fini sociali (Amnesty International, Telefono Amico, C.I.F., Comitato Iniziative di Pace in ex Jugoslava, ecc.), anziani, immigrati, minori, tossicodipendenti, handicappati, salute, protezione civile. Decisi di contattare almeno una associazione di ogni settore al fine di avere sufficiente materiale a disposizione da analizzare e fare un confronto tra i diversi tipi di volontariato che i gruppi rappresentano.

La prima conclusione che ne è emersa è che, effetti, parlare di volontariato non rende bene l'idea della estrema frammentazione delle esperienze. È più corretto parlare di volontariati visto che ne esistono varie forme con obiettivi e metodi diversi. Esistono associazioni e gruppi nei quali la totalità dei partecipanti si muove attraverso l'azione volontaria e gratuita; dove la presenza degli operatori pagati è l'eccezione assoluta; dove la finalità altruistica e solidaristica, oltre che scritta negli statuti, è praticata.

Ci sono poi altre strutture che, pur considerando l'impegno gratuito e volontario della maggioranza dei partecipanti, estendono però il campo d'azione a settori che non hanno una finalità esplicitamente altruistica.
Mi riferisco a tutto quel vasto mondo che solo indirettamente può essere considerato solidaristico: associazioni che si occupano di ambiente, di ecologia, di tutela del territorio, di attività di animazione del tempo libero (dalla compagnia di teatro amatoriale, al coro del paese, all'attività di un circolo fotografico).
Sono attività che non hanno una esplicita dimensione altruistica ma svolgono comunque una funzione sociale perché offrono ai cittadini delle opportunità di impiegare in modo intelligente il proprio tempo promuovendo la partecipazione dei cittadini alla vita associata. C'è infine un' area di confine: organizzazioni e gruppi che, pur avendo al loro interno una forte presenza di azione volontaria, per svolgere la loro attività pro-sociale e fornire i loro servizi finiscono per avere una struttura di impresa.

È il caso delle cooperative sociali che in parte presentano le caratteristiche che ho già descritto per le organizzazioni di volontariato "puro", in parte invece possiedono le caratteristiche tipiche di aziende. Esse all'inizio nascono, di solito, come gruppi di volontari che cercano di dare risposte tangibili a problemi emergenti dal territorio dove vivono.