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Le Nazioni Unite e la guerra Iran-Iraq

La risoluzione dell'ONU 479 del 28 settembre 1980 nel conflitto Iran-Iraq

In data 23 settembre 1980 il Segretario Generale dell'Onu, Kurt Waldheim, trasmette al presidente del Consiglio di Sicurezza (in quel momento il tunisino Taieb Slim) una nota nella quale esprime profonda preoccupazione per l'escalation del conflitto tra Iran e Iraq che a suo parere, potrebbe costituire un grave minaccia per la pace e la sicurezza internazionale. Il Segretario Generale ricorda che il giorno precedente egli ha rivolto un appello alle parti affinché pongano fine ai combattimenti, invitandoli a compiere ogni sforzo per risolvere la loro controversia attraverso negoziati.
Il Segretario Generale ricorda, inoltre, di aver già avuto dei colloqui con i rappresentanti permanenti dei due governi presso la sede dell'Onu e di aver messo a loro disposizione i suoi buoni uffici nel caso le parti ritenessero che ciò arebbe potuto contribuire alla soluzione della vertenza. Nella stessa nota, il Segretario Generale ritiene necessario, come prima misura, che i membri del Consiglio di Sicurezza procedano a consultazioni urgenti. Waldheim invita quindi il Presidente del Consiglio di Sicurezza a prendere le disposizioni necessarie affinché dette consultazioni possano aver luogo al più presto.

Lo stesso giorno, 23 settembre, il presidente del Consiglio di Sicurezza emana la seguente dichiarazione: “I membri del Consiglio di Sicurezza hanno proceduto oggi a uno scambio di vedute nel corso di consultazioni ufficiose riguardo alla situazione estremamente grave esistente tra l'Iran e L'Iraq. Essi hanno preso atto del grave deterioramento delle relazioni tra i due paesi e della crescita delle attività armate che hanno comportato perdite di vite e importanti danni materiali. I membri del Consiglio mi hanno chiesto di lanciare a loro nome un appello i governi dell'Iran e dell'Iraq affinché essi si astengano da qualsiasi attività armata e da qualsiasi atto capace di aggravare la pericolosa situazione esistente nel momento attuale e risolvano la loro controversia mediante mezzi pacifici”.

In seguito alle consultazioni tenute dal Consiglio di Sicurezza nella serata del 23 settembre, il Segretario Generale trasmette ai capi di stato dei due paesi contendenti un appello, nel quale esprime la sua personale grave preoccupazione dinnanzi al proseguimento del conflitto. L'appello così prosegue: “Senza pregiudizio dei diritti, rivendicazioni e posizioni delle parti in causa, vi chiedo istantaneamente ancora una volta, di tener conto degli appelli che vi sono stati rivolti per porre immediatamente fine agli spargimenti di sangue e alla distruzione di beni materiali, e
affinché facciate ricorso ai diversi buoni uffici che vi sono stati offerti per aiutare i vostri governi a risolvere la controversia in maniera pacifica”.

Il giorno seguente, l'Iraq invia una dichiarazione al presidente del Consiglio di Sicurezza nella quale Baghdad afferma che: “avendo esaurito, nel corso di un periodo di oltre tre anni, tutti i mezzi pacifici a disposizione per indurre l„Iran a onorare i suoi obblighi ai sensi dell'Accordo di Algeri del 1975 e avendo constatato che tutti i suoi sforzi di pace sono stati infruttuosi, il governo iracheno non ha avuto altra soluzione che quella di riaffermare i propri interessi nei confronti dell'Iran esercitando il diritto di legittima difesa”.
Il 24 settembre 1980, Waldheim suggerisce nuovamente al Consiglio di esaminare con la massima urgenza la questione, comunicando che risultano inascoltate le sollecitazioni lanciate ai due paesi.

In data 26 settembre, i governi del Messico e della Norvegia chiedono una convocazione urgente del Consiglio di Sicurezza per esaminare “il conflitto in corso tra Iran e Iraq” e la questione viene iscritta all'o.d.g. del 26 stesso e discussa anche nella successiva seduta del 28. A entrambe le sedute sono ammessi ai lavori, senza possibilità di voto, anche i rappresentanti permanenti di Giappone e Iraq.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Le Nazioni Unite e la guerra Iran-Iraq

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Informazioni tesi

  Autore: Vincenzo Macirella
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Perugia
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Relazioni internazionali
  Relatore: Luciano Tosi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 153

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