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Minori stranieri non accompagnati: un'accoglienza negata

Richiesta d'asilo e protezione sociale

L'istituzione dei permessi di soggiorno per richiesta d'asilo e per protezione sociale ha favorito una maggiore attenzione verso i rifugiati e le vittime di tratta e/o sfruttamento.
A tutt'oggi l'Italia non si è ancora dotata di una legge organica in materia di asilo ma la situazione si è evoluta positivamente grazie al recepimento di due direttive comunitarie che introducono cambiamenti e integrazioni a tutte le norme nazionali. Dal 2008 il diritto di asilo in Italia riceve piena attuazione in tre diverse forme: status di rifugiato ai sensi della Convenzione di Ginevra del '51, status di protezione sussidiaria e attraverso il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Nel caso di minori richiedenti asilo si applica la procedura ordinaria secondo la quale il questore entro due giorni dalla presentazione della richiesta invia l'istanza alla Commissione territoriale che, entro un massimo di trenta giorni, procede all'audizione del minore che avviene alla presenza del genitore o del tutore. Nel contempo l'accoglienza è effettuata ad opera dell'ente locale nell'ambito dei servizi del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). Lo Sprar istituito nel 2002, unica esperienza in Europa basata sull'azione sinergica di puù soggetti, pubblici e privati, ha proseguito ed ampliato l'attività dell'esperienza del Programma nazionale asilo avviato nel 2000 dal Ministero dell'interno in collaborazione con l'Unhcr e l'Anci. Il numero dei progetti d'accoglienza, la capacità di accoglienza e il numero di beneficiari sono fortemente aumentati negli ultimi anni: 82 progetti territoriali nel 2004, 105 nel 2006; 4.489 persone accolte nel 2004, 5.347 nel 2006, 115 progetti e 6.284 persone accolte nel 200792. La procedura di richiesta d'asilo ha in passato favorito la dispersione sul territorio nazionale a causa del lungo periodo intercorrente tra la manifestazione di volontà di richiedere asilo e l'attivazione del procedimento. Per ovviare a questo problema è stata emanata dal Ministro dell'Interno, d'intesa con il Ministro della Giustizia una direttiva che richiama le istituzioni alla presa in carico dei minori non accompagnati richiedenti asilo. La direttiva Amato-Mastella in sostanza stabilisce che, all'arrivo alla frontiera, il minore, dopo la presa in carico del giudice tutelare, sia subito affidato al Sistema nazionale di protezione per richiedenti asilo e non ad una struttura qualsiasi. La direttiva prevede inoltre l'obbligo per gli operatori di fornire al minore tutte le informazioni sulla sua facoltà di chiedere asilo, e di invitarlo ad esprimere la propria opinione al riguardo, garantendo l'assistenza di un mediatore culturale. Per queste ragioni a seguito dell'entrata in vigore della suddetta direttiva a marzo 2007, il numero dei minori all'interno dello Sprar si è moltiplicato: da 31 del dicembre 2007 sono passati a 197 nel dicembre 2007. Circa il 40% di loro proviene dall'Afghanistan e sono per lo più di sesso maschile.
Per quanto riguarda le vittime di tratta e/o sfruttamento si rivela una certa difficoltà ad inquadrare il fenomeno. La prostituzione è la forma più comune di sfruttamento dei minori, sia maschi che femmine. In Italia la prostituzione minorile femminile coinvolge soggetti provenienti soprattutto dalla Romania, dall'Albania, dalla Moldova e dalla Nigeria. Recenti ricerche sostengono che le minorenni straniere rappresentano circa il 7% di coloro che si prostituiscono per strada, e in alcune zone d'Italia (in particolare Veneto, Emilia-Romagna, Lazio e Piemonte) la percentuale stimata si aggira fra il 10-12%. Inoltre oramai comprovata da tempo è l'esistenza della prostituzione minorile maschile, rivolta a uomini, esercitata da adolescenti provenienti soprattutto dall'Europa dell'est. Secondo i dati provenienti dai progetti di protezione sociale finanziati con i fondi dell'art. 18 del Testo Unico, tra il 2000 e il 2006 il numero di persone entrate in contatto con i progetti e che hanno ricevuto una prima assistenza sono state circa 45.331. Non tutte hanno avuto la possibilità, o hanno scelto, di aderire ai programmi di protezione sociale ma tutte hanno ricevuto un primo aiuto. Le vittime che hanno invece beneficiato del sistema di assistenza ed integrazione sono state 11.226 di cui 748 minori, la maggior parte delle quali giovani donne con un 1% di minori maschi.

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Minori stranieri non accompagnati: un'accoglienza negata

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Informazioni tesi

  Autore: Serena Bordignon
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Catania
  Facoltà: Lingue e Letterature Straniere
  Corso: Lingue straniere per la comunicazione internazionale
  Relatore: Giuseppina Calvaruso
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 51

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Parole chiave

minori
immigrazione
permesso di soggiorno
tutela minorile
separated children
accompagnando remì
politiche di accoglienza
richiesta d'asilo

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