Interventi sullo stile di vita e prevenzione delle malattie cardiovascolari

I livelli di leptina nell’uomo non sembrano essere influenzati dall’attività fisica acuta o cronica.
I soggetti più anziani di entrambi i sessi che mantengono uno stile di vita fisicamente attivo contrastano l’aumento ponderale che si verifica nel corso degli anni.
Soggetti di mezza età praticanti fondo presentano un aspetto più magro rispetto alla controparte sedentaria. Esiste una relazione inversamente proporzionale, sia nei giovani sia nei soggetti di mezza età, fra tempo dedicato all’attività fisica e grasso corporeo.

Sorprendentemente, non emerge nessuna correlazione tra grasso corporeo e assunzione calorica. Quindi, la maggiore presenza di grasso corporeo in uomini attivi di mezza età rispetto ai soggetti più giovani deriva da una minore attività fisica piuttosto che da un aumentato introito calorico. I neonati dai 3 mesi fino a 1 anno di età che successivamente diventeranno in soprappeso, hanno un dispendio energetico minore (21%) rispetto ai neonati che nel tempo manterranno il giusto peso.
In un altro studio, il dispendio energetico giornaliero in giovani adulti nativi americani era correlato ai cambiamenti nella massa corporea in un periodo di 2 anni. Il rischio di aumentare il proprio peso di più di 7,5 kg era quattro volte maggiore in coloro che presentavano un basso dispendio energetico giornaliero.

Probabilmente un maggior dispendio energetico potrebbe giovare durante l’invecchiamento. In un recente studio condotto su circa 7000 corridori di sesso maschile di età variabile dai 18 anni in avanti, uno stile di vita che include un regolare e costante livello di attività di resistenza non attenua del tutto la fisiologica tendenza ad aumentare il peso con il passare degli anni.