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Strategie di sviluppo del turismo in Valle Camonica: il caso Archeopark

Storia e recente sviluppo dell’economia camuna

Originariamente, come nella gran parte del territorio italiano, anche in Valle Camonica il principale settore economico era costituito dall’agricoltura, che solo a partire dal Secondo Dopoguerra non costituisce più il principale elemento di sostentamento per la popolazione.
Nel primo decennio del Ventesimo secolo viene inaugurata la linea ferroviaria Brescia – Iseo – Edolo. La nuova struttura è molto importante per l’economia della zona: rompe il tradizionale isolamento che caratterizza i territori montani ed agevola il processo di industrializzazione che comincia proprio in questo periodo.
Le premesse per lo sviluppo industriale vanno però ricercate nel lontano passato: già nel 16° secolo sono presenti esempi di lavorazione proto – industriale del ferro, anche se il vero tessuto industriale della Valle risale al 1800 quando nascono le prime imprese metallurgiche e siderurgiche fondate su una lunga tradizione artigianale. La Valle Camonica, infatti, è caratterizzata da una forte tradizione siderurgica che trae origine dallo sfruttamento di giacimenti di minerali ferrosi, che hanno costituito, per molti secoli, la base delle attività produttive della zona le quali si sono espanse nel tempo dai primi nuclei originari fino ad interessare tutto il bacino Camuno – Sebino. Solo nel corso del secolo attuale c’è il passaggio dalla produzione artigianale a quella di massa (epoca fordista).
L’economia Camuna, per tutta la prima metà del secolo, attraversa un periodo di forte espansione.
Durante gli anni ’50, il sistema industriale subisce radicali ristrutturazioni e trasformazioni, con conseguenti perdite di posti di lavoro. Gli anni ’60 vedono l’espansione del settore industriale con notevole incremento occupazionale. Anche il decennio successivo (anni ’70) si caratterizza per un intenso sviluppo economico dovuto alla notevole crescita del comparto industriale locale ed allo sviluppo delle attività connesse al turismo, come ad esempio l’industria delle costruzioni, che ha assunto una rilevanza considerevole anche in termini occupazionali. Queste tendenze positive subiscono una battuta d’arresto nella prima metà degli anni ’80 quando il settore siderurgico ed altri affini entrano in crisi. Le difficoltà vanno ricercate nei problemi di riconversione industriale collegati alla rigidità delle produzioni fordiste ed all’impostazione del processo produttivo, che relegava il lavoratore a mansioni ripetitive ed a basso contenuto tecnologico. Per risanare il settore sono state introdotte innovazioni di prodotto e di processo che, da un lato, hanno incrementato le capacità produttive degli impianti, ma, dall’altro, hanno ridotto il numero degli addetti.
Problemi analoghi investono anche il settore metallurgico, del tessile e dell’abbigliamento, cioè tutti quei settori caratterizzanti le specializzazioni produttive della Valle Camonica.
All’inizio degli anni ’90, la difficoltà di questi settori è molto acuta ed entra così in crisi tutto il sistema dell’economica Camuna che fatica a sviluppare produzioni alternative. Le conseguenze occupazionali sono preoccupanti, anche perché i settori del terziario, del terziario avanzato e quelli ad alto contenuto tecnologico che, comunque, non hanno mai occupato una posizione fondamentale nel tessuto economico locale, non sembrano in grado di trainare l’economia valligiana, nemmeno in questo periodo di difficoltà.
Questa crisi ha colpito tutta la Regione Lombardia, che vede una riduzione degli addetti pari a - 8,7%: la Provincia di Brescia perde il 5,39%; mentre in Valle Camonica il decremento è inferiore sia a quello regionale che a quello provinciale (- 4,59%).
I dati relativi alla Valle, pur se negativi, sono confortanti se confrontati con quelli provinciali e regionali, perché significa che c’è ancora un potenziale di occupazione, di esperienza e di tradizione che non deve essere ulteriormente impoverito dal processo di deindustrializzazione ancora in atto. Infatti, nonostante le numerose difficoltà, alcuni settori sono ancora forti, nel senso che nonostante i continui cali subiti nel corso degli anni riescono ancora ad offrire delle prospettive occupazionali abbastanza soddisfacenti.

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Strategie di sviluppo del turismo in Valle Camonica: il caso Archeopark

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Informazioni tesi

  Autore: Raffaella Menolfi
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1998-99
  Università: Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia Aziendale
  Relatore: Giorgio Invernizzi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 334

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