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Le politiche keynesiane sono tornate d'attualità dopo la crisi del 2008: contrasti sulle vie d'uscita

Perché no alle "politiche dei sacrifici"

I disavanzi e i debiti pubblici sono cresciuti in tutti i paesi occidentali a causa dei pacchetti di stimolo attuati dai governi per rispondere alla recessione. Dopo il G20 di Toronto (giugno, 2010), l’agenda politica dei principali leader mondiali ha subito una svolta in nome della stabilizzazione macroeconomica verso l’adozione di una forte austerità fiscale. Molti ricercatori, di stampo eterodosso, in contrasto con il mainstream di matrice neoclassica, ritengono che le "politiche dei sacrifici" possano accentuare ulteriormente il profilo della crisi aumentando la velocità di crescita della disoccupazione e dei fallimenti.

"La politica restrittiva aggrava la crisi, alimenta la speculazione e può condurre alla deflagrazione della zona euro. Serve una svolta di politica economica per scongiurare una caduta ulteriore dei redditi e dell’occupazione." (Lettera degli economisti, 2010, p. 1)

Secondo gli economisti post-keynesiani il principale problema del sistema economico mondiale è l’assenza di una fonte primaria di domanda, che certamente non sarà ottenuta né attraverso tagli ai salari, alle pensioni, allo Stato sociale, all’istruzione, alla ricerca e alla cultura, né attraverso un aumento dei contributi fiscali sul lavoro, ma attraverso un piano di sviluppo finalizzato alla piena occupazione e al raggiungimento della piena equità sociale. Bisognerebbe abbandonare le politiche di austerità di bilancio poste in essere finora, prima che sia troppo tardi ed aprire un ampio dibattito sulle responsabilità della politica economica e sui rischi di un aggravamento della situazione economica e sociale, rinviando a periodi della congiuntura più rosei l’attuazione di disposizioni per ridurre l’indebitamento pubblico.

"La domanda effettiva contribuisce alla determinazione del reddito, dell’occupazione e della capacità produttiva anche nel lungo periodo" (E. Brancaccio, 2011).

Questo brano è tratto dalla tesi:

Le politiche keynesiane sono tornate d'attualità dopo la crisi del 2008: contrasti sulle vie d'uscita

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Informazioni tesi

  Autore: Fabrizio Colella
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e Finanza
  Relatore: Renata Targetti Lenti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 34

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