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Università su Facebook: esperimento a ''Scienze della Comunicazione'' di Siena

Il dilemma della privacy

La questione della privacy è stata sempre centrale nelle considerazioni e negli studi effettuati sui social network; l'utente può caricare molteplici contenuti nel web, che pertanto è ricco di un grosso quantitativo di dati personali, informazioni riservate, interessi e questo ha sollevato sin dall'inizio preoccupazioni per quanto riguarda la privacy degli utenti. La visibilità di un profilo cambia in base al social network e alla volontà dell'utente. Si può rendere il proprio profilo completamente privato (e quindi renderlo visibile solamente agli amici che abbiamo accettato), completamente pubblico (anche chi non è iscritto al social network può visitarlo) oppure una via di mezzo (ad esempio impostando le proprie foto come private ma rendendo il profilo pubblico). Soprattutto facebook è sempre al centro di grosse polemiche per quanto riguarda la privacy; nel dicembre 2009 sono state introdotte delle novità (discutibili soprattutto nel metodo con cui sono state applicate) che Mark Zuckerberg, il fondatore, ha così spiegato con una lettera aperta a tutti gli utenti:

"A tutti gli utenti di Facebook, questo è stato un grande anno, che ha reso il mondo più aperto e connesso. Grazie al vostro aiuto, oltre 350 milioni di persone in tutto il mondo usano oggi Facebook per condividere online la propria vita.

Per rendere possibile tutto ciò, abbiamo fatto del nostro meglio per mettere a vostra disposizione gli strumenti necessari a condividere e controllare le vostre informazioni. La prima versione di Facebook, lanciata cinque anni fa, conteneva già strumenti per controllare che cosa condividere e con quali persone, singoli o gruppi. Il nostro lavoro in questa direzione continua ancora oggi.

L'attuale modello di privacy di Facebook, che gravita intorno alle "reti" - comunità scolastiche, aziendali o geografiche - funzionava bene quando Facebook era utilizzato principalmente da studenti, perché era ragionevole pensare che uno studente volesse condividere contenuti con i propri compagni. Con il tempo, gli utenti ci hanno chiesto di aggiungere reti aziendali e geografiche, tanto che oggi esistono reti che coprono intere nazioni, come l'India e la Cina.

Con la crescita della base di utenti di Facebook, alcune reti geografiche contano oggi milioni di membri. Con reti così vaste, siamo giunti alla conclusione che il modello attuale non sia più il modo migliore per consentire agli utenti di controllare la propria privacy. Considerato che quasi il 50% di tutti gli utenti di Facebook è membro di reti geografiche, questo è per noi un argomento di estrema importanza. Un sistema migliore consentirebbe quindi a oltre 100 milioni di persone di avere un maggiore controllo sulle proprie informazioni.

Il nostro piano prevede l'eliminazione delle reti geografiche e la creazione di un modello semplificato per il controllo della privacy, dove ciascuno può decidere a chi rendere disponibili i contenuti: esclusivamente agli amici, agli amici degli amici, o a tutti gli utenti.

Questo cambiamento risponde a un'esigenza che molti di voi hanno espresso - la capacità di controllare chi può visualizzare ogni singola informazione creata o caricata dagli utenti. Contemporaneamente realizziamo un altro desiderio: rendere più semplice la pagina delle impostazioni sulla privacy, attraverso la combinazione di alcune impostazioni. Se volete saperne di più, abbiamo cominciato a discutere di questo progetto nel luglio scorso.

Dato che l'aggiornamento eliminerà le reti geografiche e introdurrà nuove impostazioni, nelle prossime settimane vi chiederemo di esaminare e aggiornare le vostre impostazioni sulla privacy. Visualizzerete un messaggio che spiegherà i cambiamenti e vi porterà alla pagina dove potrete aggiornare le impostazioni. Una volta terminato l'aggiornamento, verrete reindirizzati su una pagina di conferma perché possiate verificare di aver scelto le impostazioni desiderate. Come sempre, avrete comunque la possibilità di modificarle in qualsiasi momento.

Abbiamo lavorato con impegno per offrirvi le funzioni di controllo che meglio rispondono alle vostre esigenze, nella consapevolezza che queste ultime variano da persona a persona. Vi suggeriremo nuove impostazioni basandoci sul vostro attuale livello di privacy, ma il modo migliore per trovare quelle più adatte a voi è prendere visione di tutte le opzioni a disposizione e personalizzarle. Vi consiglio di farlo e di valutare attentamente con chi volete condividere i vostri contenuti online.

Grazie per aver contribuito a fare di Facebook quello che è oggi e per collaborare a rendere il mondo più aperto e connesso.

Mark Zuckerberg
"

Le polemiche sono ancora attuali, tanto che il 24 Maggio il fondatore ha scritto una nuova lettera per ammettere gli errori commessi in fatto di privacy. Le dichiarazioni del giovane presidente erano attese da mesi, date le numerosissime polemiche dopo gli ultimi cambiamenti: l'accusa principale è quella di aver gestito male la privacy degli iscritti, esponendo ad occhi indiscreti troppe informazioni personali e rendendo difficile il controllo dei dati privati. Pertanto Facebook sta per varare un sistema più semplice per la gestione della privacy. Risulta chiaro che più l'utente è pratico del social network e più tenderà a fidarsi dei cambiamenti che verranno effettuati. I ragazzi sono consapevoli dei rischi che corrono mettendo i loro dati personali, così non vale per i ragazzini (che si iscrivono troppo presto al social network) e per le persone più adulte, che a causa della poca praticità col mezzo finiscono per compiere errori. Il futuro della comunicazione globale passerà anche attraverso la fiducia che le persone potranno riporre su servizi così diffusi, e sulla capacità di quest'ultimi di proteggere i loro dati sensibili.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Università su Facebook: esperimento a ''Scienze della Comunicazione'' di Siena

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Informazioni tesi

  Autore: Andrea Dionori
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Siena
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Teoria della comunicazione
  Relatore: Giovanni  Gozzini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 106

FAQ

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