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Il delitto di oltraggio a pubblico ufficiale

Discussione circa l’avvenuta “abolitio criminis” del reato di oltraggio o successione di legge penale nel tempo

Si era sostenuto che l’art.18 della citata legge n.205 non ha prodotto una vera e propria “abolitio criminis”, ma una mera successione di leggi penali in rapporto di continuità. L’oltraggio e l’ingiuria aggravata, infatti, pur distinguendosi tra loro per l’eterogeneità degli interessi protetti (rispettivamente il corretto funzionamento della pubblica amministrazione e l’onore e la dignità della persona) presentavano tratti comuni fondamentali quanto alle caratteristiche della figura criminosa.
Quindi, tra le fattispecie di cui agli art. 341 e 344 e quella di cui all'art. 594 era configurabile un concorso apparente di norme disciplinate dal principio di specialità, in virtù del quale se la condotta ingiuriosa è consumata nei confronti di un soggetto che riveste la qualità di pubblico ufficiale o di pubblico impiegato restava assorbita nella più ampia ipotesi dell’oltraggio. La sopravvenuta abrogazione di quest’ultima figura criminosa aveva quindi determinato l'automatica riespansione della generale figura dell’ingiuria aggravata, con la conseguente applicabilità dell’art. 2 comma 3 c.p. in virtù del quale trova applicazione la legge più favorevole (nella specie agli art. 594 c.p. e 61 c.p. n.10), salvo che sia intervenuto il giudicato. In senso contrario si era affermato che la diversità del bene giuridico tutelato, rispettivamente, dall’art. 341c.p. e dagli art. 594 c.p. e 61 c.p. n. 4, concludesse per la sussistenza di un rapporto di specialità tra le fattispecie, il cui concorso doveva quindi ritenersi regolato dal criterio dell’assorbimento, per effetto del quale l’abrogazione della fattispecie assorbente (nelle specie, oltraggio) comportava l’applicabilità del comma 2o dell’art. 2 c.p. L’abrogazione dell’art. 341 c.p. si configurava quindi come vera e propria “abolitio criminis” che escludeva l’applicabilità degli articoli 594 c.p. e 61 c.p. n.10. Quanto poi all’art. 19 della legge 205 del 1999, esso non si applicava al reato di oltraggio che era perseguibile d’ufficio, ma ai soli reati perseguibili a querela di parte ai sensi della stessa legge.

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Il delitto di oltraggio a pubblico ufficiale

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Informazioni tesi

  Autore: Marco Mogavero
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Perugia
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Scienze dei servizi giuridici
  Relatore: Stefania Sartarelli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 67

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