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La rivascolarizzazione miocardica nella popolazione anziana: strategie chirurgiche a confronto

Effetti sistemici del CPB

Nonostante il CPB sia diventato una metodica dai rischi estremamente contenuti, esistono tuttavia alcuni effetti sistemici imputabili a meccanismi immunologici quali l’attivazione del complemento (aumento del C3a e del C5a), dovuta all’interazione tra il sangue e la superficie del circuito, responsabile di una contrazione delle cellule muscolari lisce dei vasi periferici e di un sequestro leucocitario nei capillari polmonari. In tutti i pazienti può quindi verificarsi una sindrome infiammatoria post-CPB più o meno evidente clinicamente.
Il polmone risulta essere tra gli organi in genere più colpiti dall’impiego del CPB. Molti studi, infatti, dimostrano come il contatto del sangue con i materiali del circuito della CEC ed in particolare con la componente in silicone determina l’attivazione sistemica dei mediatori dell’infiammazione, di leucociti e di piastrine che rappresentano una delle cause maggiori di disfunzione delle membrane polmonari. Tale condizione può variare da una forma clinicamente silente alla patologia conclamata quale la malattia da distress respiratorio (ARDS).
I meccanismi biochimici che si attivano con il CPB coinvolgono più fattori tra cui un ruolo predominante spetta ai polimorfonucleati, i quali rilasciano enzimi proteolitici deputati alla distruzione del tessuto elastico. Inoltre l’enzima elastasi neutrofila, causa direttamente un danneggiamento della struttura microvascolare in relazione alla sua atttività proteolitica ed in seguito al fenomeno di ischemia-riperfusione si liberano interleukine e leucotrieni che mediano l’attivazione di una risposta infiammatoria locale.
L’encefalo è un altro organo particolarmente sensibile all’utilizzo del CPB in quanto quest’ultimo aumenta la permeabilità della barriera ematoencefalica e crea microemboli che possono portare a notevoli deficit cognitivi; inoltre anche la cannulazione, il clampaggio ed il declampaggio dell’aorta ascendente possono contribuire ad un danno cerebrale per il rischio embolico.
Anche gli effetti del CPB sul rene sono stati studiati in maniera approfondita. L’elastasi endoteliale ed i radicali liberi inclusi l’enzima superossido e l’idrogeno perossidasi possono essere generati durante la CEC e determinare danni a livello dell’orletto a spazzola della membrana di Bowmann anche se oggi è accettato che l’insufficienza renale post-CPB è legata al grado di insufficienza renale preoperatorio.

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La rivascolarizzazione miocardica nella popolazione anziana: strategie chirurgiche a confronto

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Informazioni tesi

  Autore: Alessandra Di Mauro
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2001-02
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Medicina e Chirurgia
  Corso: Medicina e Chirurgia
  Relatore: Adalberto Grossi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 46

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