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I giudizi su Pindaro negli Scholia Vetera (Pitiche)

ἱστορία - “Storia”

Il termine si riferisce al mito di Tifone e con “storia” lo scoliasta indica dunque un mito.
E’ cosa nota che nella produzione esegetica antica ai testi poetici la componente mitica sia abitualmente indicata con il termine ἱστορία. Uno degli intenti che vengono perseguiti dalla produzione esegetica antica su Pindaro è anche quello di rendere più facilmente comprensibile la lettura dei miti all’interno degli Epinici per mezzo di parafrasi e annotazioni che vanno a esplicitare ed integrare ciò che il poeta dice. All’interno di tale corpus ἱστορία per lo più indica semplicemente racconto di fatti di personaggi, soprattutto, anche se non solo, del mito; troviamo anche i termini mythos e logos utilizzati con il significato di “storia raccontata, che si tramanda” e quindi mito, del tutto sovrapponibile al significato di ἱστορία. In generale si possono distinguere i casi in cui ἱστορία si riferisce
a: 1. tradizione in generale, comprendendo in questo gruppo sia gli scoli in cui ἱστορία indica la peculiare versione del mito così come la dà Pindaro, sia quelli in cui ἱστορία indica la versione sulla quale Pindaro interviene;
2. casi in cui ἱστορία si riferisce a fatti storici;
3. casi in cui ἱστορία si riferisce all’ambito dell’osservazione naturalistica.
Questo scolio appartiene alla prima categoria: ἱστορία viene utilizzato sia per indicare la tradizione relativa alla localizzazione di Tifone sia per l’etimologia del nome Tifone. Nello scolio si informa che c’è disaccordo circa la localizzazione di Tifone: alcuni dicono che si trovasse sotto un monte della Beozia dove avvenivano emissioni di fuoco, mentre secondo altri era in Frigia e secondo altri ancora in Lidia. Si dà notizia poi che Artemone (FGrHist 569 F 4) offre una versione più convincente: l’intera montagna che emetteva fuoco fu bruciata del tutto da Tifone. La stessa ἱστορία del nome rende convincente questa versione: τύφειν infatti significa καίειν. Particolarmente interessante il significato che viene ad assumere in questo contesto il termine ἱστορία, qui da intendere come etimologia.
In sintesi il corpus degli scholia pindarici sembra servirsi del termine ἱστορία con l’accezione di “tradizione”, “quanto è stato tramandato”, senza preoccupazione in merito alla veridicità delle notizie. Però accanto al significato di “racconto della tradizione”, “mito” ἱστορία conserva il significato fedele all’etimologia: indica la ricerca, il processo di conoscenza. Scarsamente documentato appare invece l’uso del termine con l’accezione di “storia”. Non è dunque facile giungere a conclusioni definitive in merito al significato che il termine assume negli scoli.
La questione infatti è piuttosto complessa e nasce dalla più antica questione del rapporto tra storia e mito per gli antichi Greci. Il mito è al tempo stesso verità e finzione, e il grado di finzione che esso comportava era in rapporto alle attese del pubblico cui era destinato. Per i Greci anche i miti, al pari dei racconti storici, potevano essere sottoposti al giudizio di verità e falsità: questo o quel mito, questa o quella variante dello stesso mito potevano assumere di volta in volta il valore di un enunciato verace o menzognero in rapporto sia all’ideologia del singolo autore sia alle esigenze culturali e politiche dei diversi uditori destinatari del racconto, o anche alle precise richieste del committente.

Questo brano è tratto dalla tesi:

I giudizi su Pindaro negli Scholia Vetera (Pitiche)

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Informazioni tesi

  Autore: Silvia De Bellis
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Lecce
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Magistrale in lettere classiche curriculum filologico-letterario
  Relatore: Pietro Giannini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 131

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