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La Riassicurazione

Fine della riassicurazione

Il contratto di assicurazione è il presupposto di quello di riassicurazione, poiché dalla sussistenza del rapporto di assicurazione dipende l’interesse assicurabile dell’assicuratore. Da ciò deriva che, mentre la nullità, la fine e la risoluzione del contratto di riassicurazione non influiscono sul contratto di assicurazione, la nullità, la fine e la risoluzione di questo influiscono sul contratto si riassicurazione, perché non è lecito assicurare e non è valida l’assicurazione di un rischio che non esiste, o che ha cessato di esistere.

Quanto ai motivi di risoluzione del contratto di riassicurazione si può dire che, potrebbe essere richiesta per inadempienza commessa dal riassicurato, per mancato pagamento del premio, o per fallimento dell’assicurato. Il carattere continuativo del contratto determina gli effetti della risoluzione siccome, come l’assicurazione, è un contratto di esecuzione continuata, perché consiste in primo luogo nella prestazione del credito e nella solvibilità, contro il danno eventuale, il che è rilevante per gli effetti della risoluzione, che non possono essere retroattivi.

La riassicurazione può avere fine per decorso di tempo, quando la copertura del rischio dell’assicuratore è convenuta entro un limite prestabilito. È quanto avviene per i contratti generali, nei quali il termine è stabilito di solito in uno, o più anni, talvolta è rinnovabile tacitamente, se non viene data disdetta entro un tempo determinato. Nei contratti singoli, invece, si intende che la durata del contratto di riassicurazione dipenda da quella del contratto di assicurazione.

La fine del contratto generale significa che nessuna nuova applicazione di rischi può essere fatta, posteriormente alla fine medesima, ma i rischi già applicati rimangono a carico del riassicuratore, sino a tanto che il rischio o il debito del riassicurato perdura. I rapporti tra riassicurato e riassicuratore possono quindi continuare, dopo la fine del contratto generale che ha dato vita ai rapporti medesimi.

Le parti possono accordarsi per lo storno di tali rischi, come spesso è prescritto nei contratti generali da apposite clausole: es. nel Trattato inglese “Le cessioni correnti nel momento della disdetta continueranno sino al loro termine, a meno che la riassicurata non convenga di farle cessare a tale data, dietro restituzione da parte del riassicuratore del 40% dei premi ceduti durante l’anno nel quale il trattato ha avuto termine. La cedente tratterrà comunque i residui a credito del riassicuratore, come garanzia della responsabilità del riassicuratore di questo contratto, come garanzia della responsabilità del riassicuratore sino alla fine di questa, e nello stesso tempo il riassicuratore pagherà, conformemente alle condizioni di questo contratto, quando richiesti, i residui a suo debito in conto e quanto deve in contanti”.

Lo scioglimento del contratto può poi avvenire per motivi determinati dalla legge, quando ad esempio il riassicuratore venga meno dell’obbligo della prestazione della garanzia della solvibilità, che è inerente al contratto di riassicurazione, e che, anche nella riassicurazione, è principalmente basata sul fondo premi, nel quale si attua il principio mutualistico, sotto la gestione dell’impresa di riassicurazione.

La legge prevede i casi di fallimento, nei quali la società riassicurata potrà domandare al curatore se intende dare cauzione, perché il contratto continui, o sottostare allo scioglimento del contratto stesso. Talvolta le parti stabiliscono espressamente dei casi nei quali è ammesso lo scioglimento del contratto: se il riassicuratore non adempie a uno degli obblighi in virtù del presente trattato, se vende il suo portafoglio, se si fonde con un’altra società, o società di assicurazione o qualsiasi forma di riassicurazione, se fallisce o se viene messa in stato di liquidazione, se ha una perdita pari al 20% del suo capitale versato, e infine se i cambiamenti nello Stato erano in grado di alterare le garanzie che attualmente offre.

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La Riassicurazione

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Informazioni tesi

  Autore: Francesca Gatti
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Ferrara
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e gestione delle imprese e degli intermediari finanziari
  Relatore: Carlo Emanuele Mayr
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 60

FAQ

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