Skip to content

Le nuove comunità online: dinamiche sociali e processi di co-creazione di valore

L'origine del consumo comunitario: la Consumer Culture Theory

Il consumo è uno dei tratti dell'individuo postmoderno, ne riflette l'identità multipla e contribuisce a crearla (Fabris, 2003). Il consumo è ormai par-te integrante se non preminente della nostra esistenza, è diventato un aspetto por-tante e a volte morboso della nostra vita, perché descrive chi siamo o chi vorremmo essere ed ha quindi un impatto sui nostri stili di vita: scegliere di adottare Linux, ad esempio, significa diventare parte di un'esperienza vissuta da milioni di consumatori e affermare un proprio specifico rapporto sia con il mercato che con una vasta comunità di persone. In questa prospettiva, la ricerca accademica sul consumo è stata oggetto di una svolta (chiamata la svolta postmoderna: «the postmodern turn») che ha portato dalla Consumer Behaviour Odissey ideata da Russel Belk negli anni "80 (Belk, Wallendorf e Sherry, 1989) alla Consumer Culture Theory introdotta qualche anno fa da Eric Arnould e Craig Thompson (2005): in altri termini questi ultimi 30 anni hanno visto emergere e consolidarsi un movi-mento volto a esplorare in modo approfondito e ampio le varie dinamiche che agiscono sul consumatore e le modalità con cui questo si trova coinvolto nella "co-produzione" dei propri consumi, e non solo dei beni e dei servizi in sé, ma anche dei significati e dei simboli ad essi associati, primi fra tutti l'immagine di marca. Infatti, questa co-creazione si è ormai inserita in tutte le diverse fasi del rapporto tra consumatori ed imprese: acquisto, consumo e possesso (Carù, 2007).
Questo nuovo modo di interfacciarsi col consumo esplora i modi in cui i consumatori "agiscono" su prodotti e servizi, contribuendo a delinearne, crearne e modificarne i significati simbolici, e usandoli per la definizione dei propri stili di vita. La Consumer Culture Theory (Cct) comprende dunque quell'insieme di filoni di ricerca accomunati dall'obiettivo di capire il consumo in relazione ai suoi significati culturali e alle dinamiche micro-sociali che contribuiscono a plasmarlo (Arnould e Thompson, 2005). Questo approccio è centrato sulle dimensioni esperienziali e socioculturali del consumo (Ferraresi e Schmitt, 2006), che includono gli aspetti più specifici del consumo simbolico, delle pratiche rituali (si iniziano quindi ad incontrate aggettivi che saranno proprio l'emblema di tutta la struttura del fenomeno chiamato "Marketing tribale'), dell'attribuzione di significati ai prodotti e ai brand, e dei confini simbolici che strutturano le identità personali e collettive dei consumatori. In estrema sintesi, la Consumer Culture Theory si propone di approfondire la conoscenza di quattro ambiti, tra loro collegati (Cova, 2008):

- i progetti di identità del consumatore;

- le culture (e sotto-culture) dei mercati;

- le strutturazioni sociali e storiche del consumo;

- le strategie di interpretazione dei consumatori.

I progetti identitari del consumatore sono il «motore dei comportamenti individuali» e il mercato riveste chiaramente il ruolo principale nell'alimentare questi processi, generando materiali che sono oggetto di rielaborazione da parte dei consumatori (Cova, 2008): il mercato è diventato oggi, infatti, la fonte prima-ria di identità simboliche attraverso cui le persone costruiscono la loro identità. Questo processo ha raggiunto oggi un livello di penetrazione della vita quotidiana, che assistiamo a due conseguenze in particolare: la prima è la creazione di vere e proprie culture e subculture di mercato e la seconda, conseguenza della prima, è il passaggio dei consumatori da semplici portatori ad effettivi produttori di cultura. Il problema, quindi, è quello di capire, da una parte, come il consumo – che sta diventando una pratica sempre più dominante – sia in grado di «riconfigurare i modelli culturali, comportamentali ed interpretativi» (ibidem) e, dall'altra, come questi ultimi siano in grado, a loro volta, di influenzare il consumo nella sua accezione più ampia, arrivando cioè a modificare non solo i processi in cui esso avviene ma il suo stesso significato simbolico e ancora anche gli stessi oggetti consumati attraverso la co-creazione e co-produzione impresa/consumatori. Grazie a queste prime analisi e considerazioni si è così riusciti a mettere a fuoco una prima realizzazione dell'importanza dei legami tra le persone per l'effetto che hanno sul-le successive logiche di consumo: ecco che compare quindi il concetto del f"consumo comunitario', dove sono proprio le relazioni interpersonali (sia dirette che mediate da un qualsiasi strumento di comunicazione come nel nostro caso i pc, con Internet e le comunità online) ciò che sta alla base del crearsi di culture, subculture e di tribù di consumo finalizzate allo sviluppo di identità sia collettive che individuali, e alla ricerca di veri legami relazionali e simbolici più che di meri prodotti e servizi da consumare o utilizzare.

Brevemente, affrontiamo ora il terzo ambito di ricerca cui la Cct si rivolge secondo l'analisi di Cova (2008), vale a dire la necessità di indagare le strutture istituzionali e sociali che organizzano il consumo: «i consumatori sono attori che agiscono in un gioco sociale, che sono predisposti verso alcune azioni dalla loro personale storia di socializzazione, che gestiscono norme e regole sociali. I consumatori agiscono cioè all'interno di determinati ruoli e posizioni sociali che li condizionano e che sono condizionati dal loro agire.» Ad esempio, alcuni contributi di ricerca hanno mostrato come alcune etnie, proprio nel tentativo di affermare una propria identità in contesti sociali "fluidi', creino a loro volta una "ricostruzione sociale ancorata al mercato": questo è parte di un tentativo di trovare ancoraggi che consentano il permanere dell'identità, ma che al tempo stesso la tra-sformino.
Ed in conclusione, l'ultima area di interesse della Cct identificata da Cova riguarda le strategie di interpretazione dei consumatori. I consumatori sono cioè visti come «agenti interpretativi» con differenti gradi di "interfacciamento" con i significati del consumo e degli oggetti di consumo; si va dall'accettazione tacita dei profili e dei simboli veicolati dalla pubblicità e dai mass media (comportamento tipico del consumatore singolo, dell'individuo che si relaziona in modo esclusivo con l'oggetto di consumo), alla più deliberata deviazione da essi, fino al già citato dirottamento, queste ultime tutte dinamiche rese possibili esclusivamente dal-la "forza" che i consumatori riescono a raggiungere mettendosi insieme, creando dei gruppi di consumo con i quali sono in grado di esercitare una effettiva pressione sulle imprese. Si incontra quindi una estesa varietà di «giochi di identità» che, se nei casi più "classici" possono esprimere la tendenziale accettazione di tali modelli, in altri casi possono evidenziare comportamenti – tipicamente originatisi
all'interno delle subculture o delle tribù – che possono delinearsi anche come altamente anti-capitalistici e/o anti-marketing.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Le nuove comunità online: dinamiche sociali e processi di co-creazione di valore

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Claudio Bonzanino
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e Direzione dell Imprese
  Relatore: Anna Cugno
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 139

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi