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Procedure di rating: punti di forza e di debolezza

Contributo di Altman e metodo "Z-Score"

Un tentativo di migliorare l'approccio al problema di arrivare ad una previsione delle insolvenze attraverso analisi basate sugli indicatori di bilancio si ebbe, a partire dagli anni '70, con il passaggio alla multivariate analysis che tiene conto simultaneamente delle interrelazioni di carattere matematico che collegano i vari quozienti prescelti.
Edward I. Altman, della New York University, ha analizzato per un quinquennio i bilanci di 33 aziende insolventi e di 33 sane (simili per dimensione e per settore operativo di appartenenza) utilizzando metodi statistici abbastanza sofisticati rispetto a quelli utilizzati in indagini analoghe; il modello di previsione di Altman si basa sul metodo statistico della multiple discrimination analysis (MDA), tale tecnica permette di classificare, con il minimo errore, un insieme di unità statistiche in due o più gruppi individuati a priori (società fallite e società non fallite), sulla base di un insieme di caratteristiche note. Pertanto l'obiettivo è quello di assegnare un'impresa
ad uno dei due possibili gruppi, sulla base di una serie di variabili definite appunto discriminanti. Tali variabili sono rappresentate da indici di bilancio.
Ovviamente le osservazioni del Prof. Colombi, in merito ai campi di variazione dei ratios che normalmente non sono simmetrici e possono risultare anche diversi passando da un indicatore all'altro, mantengono la sua validità anche nei confronti del metodo seguito da Altman.
Selezionati i due campioni e individuati gli indici da rilevare sia nell'uno che nell'altro gruppo di imprese, si correlano i quozienti delle singole imprese in modo che la correlazione lineare degli stessi dia luogo ad una nuova grandezza (variabile Z o funzione discriminante) in base alla quale i due campioni possono essere differenziati con maggior sicurezza rispetto a quanto si sarebbe potuto fare considerando gli indici di bilancio singolarmente. In altri termini, se la combinazione lineare dei ratios, riferita ad una certa azienda di cui si voglia valutare lo stato di sanità, assume un valore inferiore o superiore a quello già predeterminato dalla funzione discriminante Z, l'impresa potrà essere classificata nell'uno o nell'altro dei due campioni considerati, con un margine di errore contenuto e decrescente all'approssimarsi dell'insolvenza.

Le conclusioni di Altman vennero duramente contestate da Craig G. Johnson, il quale, invero, contesta non solo Altman ma la globale utilità della tecnica degli indici di bilancio nelle indagini ex ante. La critica di Johnson riguarda, in particolar modo, la mancanza di indiscutibili standard con cui comporre gli indicatori delle singole aziende e il fatto che gli indici medesimi non potrebbero descrivere un sistema dinamico e quindi tanto meno potrebbero essere utili nello studio delle insolvenze, che sono appunto un fenomeno dinamico. In realtà la questione per Altman non è di vedere se un'azienda sarà insolvente nel caso sia caratterizzata da determinati quozienti, ma di vedere se i suoi sintomi sono simili a quelli di altre aziende che hanno continuato a deteriorarsi verso l'insolvenza. L'analista dovrà poi stare attento a cercare modelli più specifici quando è interessato a prevedere i risultati di una singola azienda.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Procedure di rating: punti di forza e di debolezza

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Informazioni tesi

  Autore: Mariateresa Spanò
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia bancaria
  Relatore: Francesco Colombi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 71

FAQ

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