Skip to content

Quando la traduzione incontra il bambino: analisi e proposta di traduzione di "Djadja Fjodor, pjos i kot" di Eduard Uspenskij

La magia (terapeutica) della fiaba

Durante il suo processo di crescita, il bambino si trova inconsciamente di fronte alla ricerca di significati appaganti che contribuiscano allo sviluppo armonico della propria interiorità. Secondo Bruno Bettelheim la letteratura è uno dei mezzi che, grazie alla densità di immagini e ai valori presentati, arricchisce il bambino, stimola la sua immaginazione, lo aiuta a sviluppare l'intelletto e la personalità, a comprendere le emozioni, ad armonizzarsi con le sue ansie e le sue aspirazioni, e, non ultimo, a suggerire soluzioni ai problemi che lo turbano.

Le fiabe soddisfano anche l'esigenza di educazione morale: essendo allusive, trasmettono significati, evidenti o nascosti, e messaggi inconsci che raggiungono la mente del bambino. Uno tra tanti è la lotta dell'eroe contro il nemico, la sua capacità di confrontarsi con il male, e di superare gli ostacoli per arrivare alla vittoria finale. Ciò aiuta il bambino ad immedesimarsi con l'eroe buono e ad imitarlo. Ma non solo. La lotta dell'eroe contro l'avversario malvagio e cattivo conduce il piccolo lettore all'apprendimento della doppia natura dell'uomo: un istinto positivo e benevolo e l'altro negativo e distruttivo.

Non solo quelli esteriori, ma anche i conflitti interiori trovano risoluzione nella fiaba: lo scrittore per bambini anima il proprio libro di una luce ottimistica, che è speranza e sicurezza, e promette sempre il lieto fine.
Per questo Lewis Carroll ne parlava come un dono d'amore nei riguardi del bambino, il quale la accoglie con gioia perché sa, o meglio sente, avverte, che alla fine tutte le negatività saranno sconfitte e sorpassate.

Un altro vantaggio della fiaba è quello di presentare eventi miracolosi, straordinari e improbabili come avvenimenti assolutamente ordinari e alla portata di tutti. In tal modo il bambino sente che ce la può fare con le proprie forze. Senza scordare che la fantasia, la creatività e l'immaginazione ricevono uno stimolo così potente in grado di catapultare il lettore in una dimensione altra e nuova pur non dimenticando il mondo nel quale vive.
Per facilitare poi l'immedesimazione del lettore, la fiaba è caratterizzata dalla tendenza a dividere ogni cosa in opposti e a descrivere i personaggi in maniera unidimensionale: o nella loro bontà oppure nella loro ferocia. Non esistono sfumature di sorta, gradazioni, o mezze tinte. Secondo la studiosa svedese (ma di origine russa) Maria Nikolajeva la dicotomia tra bene e male, così come il lieto fine, rendono la letteratura infantile più canonica e meno innovativa. Al di là di questo, il bambino in tal modo ha la possibilità di proiettare, incanalare ed esteriorizzare le proprie pressioni, i desideri distruttivi, le paure e i sogni nei vari personaggi della storia e ne esce libero e puro, una volta che la fiaba ha svolto la propria funzione, che ha del catartico e del purificatore.
Non ultimo è il valore letterario che la fiaba porta con sé. Soddisfa i bisogni artistici del bambino dal momento che è la prima forma d'arte con cui entra in contatto, e possiede spiccate qualità letterarie, perciò il piccolo prova piacere ad ascoltarla. Bettelheim a tal proposito afferma che

la fiaba non potrebbe esercitare il suo impatto psicologico sul bambino se non fosse in primo luogo e soprattutto un'opera d'arte (...). E come avviene con tutta la grande arte, il significato più profondo della fiaba è diverso per ciascuna persona, e diverso per la stessa persona in momenti differenti della sua vita.

La fiaba, durante la crescita, è dunque terapeutica, “perché il lettore trova le sue proprie soluzioni, meditando su quanto la storia sembra implicare nei suoi riguardi e circa i suoi conflitti interiori in quel momento della sua vita”.
È in un certo senso una spinta a guardarsi dentro, un incentivo all'autoanalisi e all'esame delle proprie possibilità e delle aspirazioni a cui si tende.
Le fiabe sono specchi di un'esperienza interiore, non della realtà: parlano della vita e dei sogni più intimi del bambino, dei suoi problemi e delle difficoltà esistenziali nonché delle passioni, spesso negative, che connotano l'animo umano, attraverso le azioni, i simboli e le immagini visive (un bosco simboleggerà un problema; uno spazio aperto la risoluzione di esso). Fanno viaggiare il lettore inconsapevole nel tempo e negli angoli più remoti della sua coscienza, arricchendolo e offrendogli da adulto una capacità critica maggiore e una migliore abilità a misurarsi con la realtà, avendo sperimentato da piccolo la fantasia.
Nonostante infatti tutti i processi messi in moto dalle fiabe avvengano e si manifestino soltanto a livello inconscio, interiore ed emozionale, hanno un chiaro riflesso, immediato o non, sul mondo reale e sui valori sui quali impostare la vita futura. La fiaba diventa così una piena e significativa metafora dell'esistenza umana e una rappresentazione della vita vera. Come affermava Italo Calvino:

Le fiabe sono vere perché sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna, soprattutto per la parte di vita che appunto è il farsi di un destino: la giovinezza, dalla nascita che sovente porta in sé un auspicio o una condanna, al distacco dalla casa, alle prove per diventare adulto e poi maturo, per confermarsi come essere umano […]

E poi anche Max Lüthi:

La fiaba non è la poesia di come dovrebbe essere il mondo, nel senso che ce ne mostra uno solamente possibile, un mondo che -contrariamente a quello reale- è così come dovrebbe essere, e sul quale si misura il mondo reale [...]; non simula innanzi ai nostri occhi un bel mondo nel quale, per alcuni attimi, possiamo ristorarci lo spirito, dimenticando ogni altra cosa [...]. La fiaba intende piuttosto contemplare ed esprimere con le parole come le cose stanno in realtà in questo mondo [...], non ci mostra un mondo in ordine, ci mostra il mondo in ordine [...].Anche agli orrori e le brutture della vita (morti, atrocità, prove) trovano una loro collocazione, cosicché tutto risulti in ordine.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Quando la traduzione incontra il bambino: analisi e proposta di traduzione di "Djadja Fjodor, pjos i kot" di Eduard Uspenskij

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Bianca Manti
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Scuola sup. di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori
  Corso: Traduzione e Interpretazione
  Relatore: Margherita De Michiel
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 265

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi