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Black English & Standard English

L’ingresso della cultura nera nell’arte

Già negli anni 20 un primo tentativo, purtroppo fallito, di rivendicare l’identità degli afroamericani tramite l’ingresso nell’arte e nella letteratura fu la “Harlem Reinassance”. Il movimento si diffuse nel quartiere newyorkese di Harem e celebrava la figura del NEW NEGRO, un cittadino americano che non rinnegava le proprie origini, anzi lottava per recuperarle ripudiando coloro che tramite lo schiavismo e il razzismo rischiavano di distruggerle.

Il movimento ricopriva i campi dell’arte, musica, letteratura e filosofia ma non riuscì nel suo intento a causa della mancanza di una vera e propria unità degli afroamericani per la scarsa consapevolezza del loro percorso storico, probabilmente a causa delle diverse generazioni che dividevano i neri contemporanei dai loro antenati, e finì con l’integrarsi alla cultura americana bianca.

E’ certo, però, che questo primo sforzo illuminò le menti di molte persone che con il tempo e una maggiore consapevolezza riuscirono negli anni 60, con grande sforzo, a raggiungere un’emancipazione sociale, politica e culturale. Il Black Power, come abbiamo già visto, nasce come movimento politico ma, attraverso le sue teorie investì anche nel mondo della cultura e dell’arte.

Due casi importanti che si soffermarono sulla rivalutazione dell’identità sociale dei Blacks furono movimenti come Black is Beautiful e Black Art Movement che sviluppatosi durante gli anni 60 cercavano di abbattere vecchi preconcetti e stabilire nuove basi. che erano interessati all’ aspetto culturale del movimento per tutto ciò che riguardava il campo artistico.

Black is Beautiful è un movimento culturale degli Stati Uniti che nacque negli anni 60 cercando di eliminare il pregiudizio che le caratteristiche fisiche dei neri come il colore della pelle, i tratti del viso e la qualità del capello, fossero sinonimi di “brutto e poco attraente”. John Sweat Rock fu il primo a coniare la famosa frase “black is beautiful” chiedendo agli uomini e alle donne nere di smettere di stirare i loro capelli e schiarire la loro pelle per somigliare ai bianchi. Il movimento incoraggio il popolo afroamericano ad accettare il loro aspetto ed esserne fieri.

Su un altro versante, quello artistico, Harold Cruse e Amiri Baraka (originariamente LeRoy Jones) crearono il Black Arts Movement (BAM) in cui i concetti politici del Black Power potettero concretizzarsi nell’estetica di drammaturghi, poeti, coreografi, musicisti e novellisti afroamericani. LeRoi Jones , come molti altri afroamericani cambiò il proprio nome in Amiri Baraka.

Storicamente, agli schiavi neri americani veniva assegnato il cognome dei loro padroni. Sebbene non fosse lui stesso figlio di schiavi, l'origine del suo cognome di nascita era riconducibile ai padroni presso cui avevano servito un tempo i suoi antenati. Il cambiamento del nome esprime, quindi, il rifiuto di accettare questo legame anagrafico con i padroni di un tempo.

Tornando al BAM, esso rappresentò un terreno fertile per l’affermazione delle teorie e dei principi della cultura dei neri. Nato ad Harem, il BAM è stato da sempre il movimento più discusso nella storia della letteratura afroamericana se non nell’intera letteratura americana. Ha rivoluzionato la letteratura sia nella funzione che nel significato.

Ciò che caratterizza il movimento è la filosofia della non-oggettività con cui si riconsiderano le diverse tematiche, distaccandosi così dalla letteratura Euro-Americana e i suoi capisaldi. Il BAM ha dato per la prima volta voce alle minoranze etniche degli Stati Uniti che precedentemente restavano fuori da una letteratura priva di vere diversità e dominata da scrittori bianchi.

Il movimento è durato circa un decennio attraverso gli anni 60 e 70 durante i quali è stato in grado di educare grandi masse di persone ad ascoltare e comprendere culture diverse e punti di vista minoritari. Gli scrittori neri facevano uso del Vernacular English all’interno delle loro poesie per poter rendere ancora più espliciti dei concetti che erano strettamente legati alla loro cultura e quindi anche al loro modo di comunicare.

Il BAM permise ai neri di fondare delle proprie case di produzione, giornali e istituzioni artistiche, fino alla nascita di nuovi programmi di studio all’interno delle Università per rendere tutti, afroamericani e non, più consapevoli del percorso storico e linguistico di questo gruppo etnico. Principalmente orientato alla critica sociale, il movimento ha prodotto una buona parte di letteratura di grande potere e integrità. Alcuni dei suoi più noti scrittori sono Nikki Giovanni, Larry Neal, Sonia Sanchez, Maya Angeloni e Rosa Grey.

Questo brano è tratto dalla tesi:

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Informazioni tesi

  Autore: Giovanni Particco
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Napoli "L'Orientale"
  Facoltà: Lingue e Letterature Straniere
  Corso: Scienze della mediazione linguistica
  Relatore: Maurizio Oberholtzer
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 45

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