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Implicazione del canale del potassio Kv7 nella risposta iperpolarizzante di membrana indotta da donatori di H2S su cellule muscolari lisce di aorta umana

Effetti patofisiologici dell'H2S sulle malattie cardiovascolari

Il solfuro di idrogeno ha effetti in ambito fisiologico, in particolar modo esistono prove attestate che testimoniano il suo fondamentale coinvolgimento come mediatore endogeno nelle patologie cardiovascolari [Wang et al., 2010].

Ipertensione
La carenza dell'H2S endogeno contribuisce all'insorgenza dell'ipertensione [Yan et al., 2004], patologia che ha un'eziologia molto complessa grazie ai tanti fattori che entrano in gioco nella regolazione dell'omeostasi vascolare. Probabilmente il piu importante e l'NO, infatti se la sua disponibilità si riduce si ha un diretto aumento della pressione sanguigna sistolica [Busse e Fleming, 1999].

Nei ratti spontaneamente ipertesi (SHR) e stato osservato che la diminuzione della quantità di H2S e connessa con l'abbassamento dell'espressione di RNA messaggero della CSE e della sua attività enzimatica. Inoltre, sempre in ratti di tale tipologia, , ma non in quelli normotesi, la somministrazione cronica di NaHS ha abbassato la pressione sanguigna [Yan et al., 2004].

È stato visto invece che somministrando giornalmente PAG per un determinato periodo (ad esempio 2-3 settimane), la concentrazione plasmatica di H2S e la sua produzione nell'aorta diminuiscono, mentre aumenta di conseguenza la pressione nei ratti normotesi, ma non negli SHR. Questa e un'ulteriore prova che l'H2S e coinvolto nella regolazione del tono vascolare in condizioni di base e che la produzione del solfuro e ridotta dall'ipertensione [Zhao et al., 2003].

In uno studio effettuato su modelli animali di ipertensione indotta da L-Nitro arginina metilestere (L-NAME, inibitore della NO-sintasi), sono state trovate anomalie nella via di sintesi vascolare dell'H2S e nell'inibizione dell'espressione del gene CSE: in questo caso, la somministrazione di NaHS riduceva la pressione sanguigna sistolica e l'ipertrofia del cuore.

È interessante notare che l'H2S esogeno (sotto forma di NaHS) impedisce la progressione dell'ipertensione indotta dal precedente trattamento dei ratti con L-NAME [Zhong et al., 2003].Nei ratti SHR, l'H2S attenua l'aumento della sintesi del collagene di tipo I; infatti, il solfuro di idrogeno inibisce la proliferazione in vitro delle cellule muscolari lisce vascolari, come pure la sintesi e la secrezione del collagene indotta dall'angiotensina II [Zhao et al., 2008].

L'H2S potrebbe perciò regolare il rimodellamento vascolare nei ratti ipertesi. Dopo una somministrazione con NaHS, diminuisce l'espressione del collagene I e III nell'arteria polmonare [Li et al., 2008], a sua volta l'H2S riduce l'espressione del procollagene I e III nei ratti ipertesi, affetti da ipossia polmonare [Jin et al., 2006]. Infine, in uno studio recente, e emerso che anche il solfuro di calcio (CaS), donatore di H2S, può essere impiegato nell'ipertensione; tuttavia sono ancora necessari degli studi tossicologi e metabolici su tale donatore prima che possa entrare a far parte della terapia antipertensiva [Li et al., 2009 b].

Questo brano è tratto dalla tesi:

Implicazione del canale del potassio Kv7 nella risposta iperpolarizzante di membrana indotta da donatori di H2S su cellule muscolari lisce di aorta umana

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Informazioni tesi

  Autore: Serena Stanghellini
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Pisa
  Facoltà: Farmacia
  Corso: Chimica e Tecnologia Farmaceutiche
  Relatore: Enrica Martinotti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 116

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Parole chiave

potassio
h2s
solfuro di idrogeno
hasmc
aorta
kv7

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