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Alle origini della casa editrice Feltrinelli 1949-1960

L’Universale Economica

«L'"Universale Economica" era uno dei pilastri della casa editrice, uno dei settori portanti. […] Da lì nacque la casa editrice, da questa piccola collana che in un secondo tempo, dopo che passò a Feltrinelli, diventò l'"Universale Economica", alla quale a ruota si aggiunsero le altre varie collane. Le collane economiche sono collane in cui tendenzialmente si ripubblicano testi già editi in altre collane. L'"Universale Economica" era organizzata in due grandi settori, narrativa e saggistica. Nella saggistica, come anche nella narrativa, comparivano non soltanto opere già pubblicate, ma anche le novità, i testi inediti. La novità delle collane universali ed economiche generalmente e, possiamo dire, fino a quel momento, era data dal fatto che un testo classico veniva presentato con una nuova curatela, una nuova traduzione. Invece nell'"Universale Feltrinelli" apparvero anche novità assolute, cioé testi che non erano usciti prima, ma che venivano pubblicati nell'"Universale Economica" proprio per poter diffondere la cultura a prezzi moderati.
L'«Universale Economica» é dunque il nervo intorno al quale si sviluppa tutta l'attività successiva della casa editrice Feltrinelli. Inizialmente infatti tutti i redattori si occupano della pubblicazione delle opere appartenenti a questa collana, divisi nei due principali settori: Valerio Riva si occupa principalmente della sezione di narrativa, Giampiero Brega della saggistica, aiutati da Luciano Bianciardi e Libera Venturini. Ma in casa editrice non ci sono divisioni di compiti, come ricorda Vittorio Di Giuro, arrivato alla Feltrinelli nel 1960 per collaborare alla saggistica ormai diretta da Mario Spagnol: «Le idee nascevano un po' da tutti i collaboratori, interni ed esterni, non c'era una struttura formale. [...] Era tutto molto informale, e questo era il bello della Feltrinelli, che fosse un continuo scambio di idee».
Oltre a chi lavora ufficialmente e regolarmente in casa editrice è possibile individuare tutta una serie di collaboratori esterni che si occupano di proporre nuove idee e di curare la preparazione dei volumi. Molti di questi avevano già collaborato alla Colip, come Massimo Aloisi, che era stato la mente della serie scientifica e che per la Feltrinelli scrive la prefazione de L'origine della vita di J. D. Bernal, Mario De Micheli che cura l'edizione di Bene! preceduto dal Poema di Lenin di Vladimir Vladimirovic Majakovskij, Giulio Preti che introduce L'uomo macchina e altri scritti di Julien Offroy de Lamettrie, Paolo Rossi che suggerisce titoli da pubblicare nelle collane «Storia della filosofia» e «Documenti e discussioni», Carlo Muscetta che, oltre a curare alcuni volumetti di letteratura e critica letteraria, si fa promotore di vere e proprie iniziative editoriali tra cui la «Collana di periodici italiani e stranieri» che nel 1959 inizia la pubblicazione di raffinatissimi volumi in cui si raccolgono le pagine delle principali riviste letterarie del Settecento, e molti altri ancora.
L'«Universale Economica prosegue dunque sulla strada intrapresa dalla Colip, il suo obbiettivo è stampare opere che possano diffondere la cultura anche ai livelli più bassi della società pubblicando pertanto non solo le ristampe a basso prezzo delle opere famose e di successo già comparse nelle altre collane, ma proponendo anche testi inediti sia nel campo della letteratura, sia nel campo della saggistica.
Si inaugura così una serie come «Scrittori d'oggi» in cui si inseriscono le opere di giovani narratori italiani non ancora affermati; tra questi vengono scoperti grandi talenti come Carlo Cassola, di cui nel 1956 si pubblica il resoconto Viaggio in Cina, Oreste del Buono e Luciano Bianciardi. Nella serie blu delle opere scientifiche vengono trattati i principali temi del dibattito internazionale, con particolare attenzione alle riflessioni dei grandi scienziati a proposito degli utilizzi nefasti delle scoperte scientifiche, pubblicando anche novità assolute come Le forme degli animali del biologo svizzero Adolf Portmann uscito nel 1960.
Sfogliando il catalogo delle pubblicazioni economiche di questi primi anni di attività della casa editrice si possono immediatamente notare alcuni punti di contatto con la Cooperativa del libro popolare.
Innanzitutto abbiamo già sottolineato come il filo conduttore di questa iniziativa sia ancora la diffusione, la divulgazione del sapere anche nelle classi che da sempre sono rimaste lontane dalla cultura. Torna quindi in primo piano la filosofia illuminista, che era già stata un caposaldo del catalogo del «Canguro», di cui si propongono gli Scritti di estetica di Denis Diderot, il Dialogo sulle donne e altri scritti di Ferdinando Galiani, intellettuale alla corte di Napoli, dove fu allievo di Antonio Genovesi, e che mandato come segretario d'ambasciata a Parigi entrò in contatto con Diderot e si avvicinò alle teorie fisiocratiche. Sempre dall'ambiente laico napoletano proviene un altro intellettuale di matrice illuminista, Pietro Giannone, di cui nell'«Universale Economica» viene pubblicata la Vita scritta da lui medesimo. Precursore della visione illuminista può inoltre essere considerata l'opera di Pierre Bayle Discorsi sulla Cometa e il Dizionario storico e critico. In particolare, nei Discorsi, scritti nel 1682, egli esprime una ferma condanna nei confronti di idolatria e superstizione e dà vita alla figura dell'ateo virtuoso: egli considera cioè la vita morale indipendente dai principi religiosi che si professano, per cui chiunque può vivere in modo onesto e virtuoso semplicemente seguendo ragione e buon senso, a prescindere dall'ammettere o meno l'esistenza di un Dio vendicatore e remuneratore. Il Dizionario è invece un'ampia opera di compilazione che può essere considerata quale un'anticipazione dell'Enciclopedia illuminista, nella quale Bayle cerca di raccogliere il maggior numero possibile di informazioni in merito a personaggi, miti ed eventi di ogni epoca storica. Dalla lettura degli articoli, emerge la sua diffidenza nei confronti di tutte le teorie, siano esse scientifiche, metafisiche o religiose, che vogliano offrire una spiegazione razionale ed onnicomprensiva del reale. Egli infatti sostiene, partendo da un punto di vista scettico, l'impossibilità stessa di elaborare teorie generali e risolutive, poiché ogni tentativo in tal senso si risolve nell'incoerenza e nella contraddittorietà. Sulla stessa linea possiamo considerare l'opera di Julien Offroy de Lamettrie, L’uomo macchina e altri scritti, in cui l'autore dimostra scientificamente, basandosi sulla sua esperienza di medico e fisiologo, l'impossibilità dell'esistenza dell'anima. «Ritengo che i sistemi filosofici sull'anima e sull'uomo si possano ridurre a due. Il primo, e il più antico, é il sistema del materialismo; il secondo é quello dello spiritualismo. [...] L'uomo é una macchina così complessa che é impossibile farsene di primo acchito un'idea chiara, e conseguentemente poterla definire. Perciò tutte le ricerche condotte dai più grandi filosofi a priori, cioé cercando di servirsi per così dire delle ali dell'ingegno, sono state vane. Così, soltanto a posteriori, cioé cercando di districare e scoprire l'anima attraverso gli organi del corpo, é possibile, non dico già scoprire all'evidenza la natura stessa dell'uomo, ma raggiungere il maggior grado di probabilità possibile sull'argomento. [...] L'anima non é dunque che una parola vuota alla quale non corrisponde alcuna idea, e di cui un uomo ragionevole non deve servirsi se non per designare la parte pensante in noi. Una volta ammesso il minimo principio di movimento, i corpi animati hanno tutto quanto loro occorre per muoversi, sentire, pensare, pentirsi, e in una parola comportarsi, sia nella vita fisica che in quella morale che ne dipende. […] Osiamo dunque concludere che l'uomo é una macchina, e che in tutto l'universo non esiste che un'unica sostanza diversamente modificata.

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Alle origini della casa editrice Feltrinelli 1949-1960

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Informazioni tesi

  Autore: Francesca Daneri
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli studi di Genova
  Facoltà: Lettere
  Corso: Filologia moderna
  Relatore: Franco Contorbia
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 192

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