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I mass media e la responsabilità sociale nell'era della gobalizzazione

Il ruolo delle fonti nella notiziabilità

Dal punto di vista del processo di notiziabilità esistono altri fattori che privilegiano un avvenimento rispetto ad un altro nell’arena delle informazioni. Questi sono il peso delle fonti e le relazioni tra le fonti e le redazioni. Fonti di peso, autorevoli e note, non incontreranno difficoltà a trovare udienza e a farsi ascoltare ufficialmente o ufficiosamente.
Fonti di scarso peso, marginali e non note troveranno invece difficoltà a emergere e ritagliarsi qualche visibilità tra le notizie. Il giornalista spesso non assiste in prima persona al fatto di cui dovrà raccontare e per questo come uno storico opera raccogliendo testimonianze e documentazioni utili a ricostruire l’avvenimento e quindi confezionare la notizia.

Dato un insieme di eventi il cui numero tende a infinito, per ognuna di queste notizie esiste una quantità variabile di persone o enti o istituzioni o gruppi di pressione, che possono essere più o meno interessati a far conoscere l’evento o a nasconderlo o a farne conoscere alcuni elementi celandone altri, cercando inserzioni con il sistema mediatico.

Questi soggetti, tutti potenziali fonti di informazione, vivono abituali e sporadiche relazioni con i mediatori della notizia ossia i giornalisti stessi e a seconda dei casi possono essere avvicinati per fornire particolari dell’evento o possono muoversi in prima persona per sollecitare l’interesse del giornalista attorno all’evento stesso. I giornalisti dovrebbero diffidare dalle informazioni fornite dalle fonti “disponibili” e cercare di interpretare la fonte indisponibile o reticente perché questa risulta più utile, più obiettiva quindi adatta al perseguimento di un buon lavoro giornalistico.
La complessità della società moderna tende sempre più spesso a sostituire gli avvenimenti diretti, che il giornalista dovrebbe in proprio decodificare e codificare per il lettore, con altre forme professionali di intermediari che compiono una propria decodifica primaria, sempre parziale se non interessata degli eventi. Di fatto, il percorso dell’informazione schematizzato in fatto-media-pubblico si è arricchito in modo sempre più significativo di un nuovo attore, quasi sempre invisibile al pubblico, che si pone tra fatto e media.

Queste fonti svolgono appunto il ruolo di intermediario e i gatekeeper, che hanno il potere di selezionare le notizie, costituiscono sempre di più un passaggio obbligato attraverso il quale il giornalista è costretto a rivolgersi per poter lavorare. Un giornalismo pigro, frettoloso e superficiale difetta di un’attenta valutazione delle fonti che si riducono ai comunicati stampa diffusi dalle istituzioni. Questo meccanismo spesso degenera in un atteggiamento passivo indotto dalla fonte autorevole dove il professionista dell’informazione svolge il ruolo di megafono che da voce alla fonte e la amplifica in modo acritico.

Questo brano è tratto dalla tesi:

I mass media e la responsabilità sociale nell'era della gobalizzazione

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Informazioni tesi

  Autore: Cristina Maugeri
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze della comunicazione sociale e istituzionale
  Relatore: Giuseppe Facchetti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 163

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