Sviluppo di strumentazione e metodi per la diagnostica di sistemi operanti in ossicombustione

Con il termine di luminescenza si intende in generale il processo di emissione di radiazioni elettromagnetiche nella regione UV/IR da parte di molecole, atomi o ioni, che si trovano nello stato eccitato per assorbimento di energia radiante (per lo più UV) e che ritornano a quello fondamentale attraverso tale emissione di energia.

Sono stati identificati molti tipi di luminescenza designati da prefissi che identificano la fonte energetica responsabile della eccitazione degli elettroni e quindi dell’emissione luminosa.

La luminescenza associata a reazioni chimiche può essere distinta in chemiluminescenza e bioluminescenza. Nella chemiluminescenza lo stato elettronicamente eccitato è generato da una reazione chimica esoergonica; nel caso di reazioni che hanno luogo in organismi viventi il fenomeno prende il nome di bioluminescenza.

Nei sistemi bioluminescenti l’emissione di luce avviene per intervento di un enzima, nella maggior parte dei casi denominato luciferasi, che catalizza l’ossidazione di un substrato, generalmente indicato come luciferina, da parte dell’ossigeno molecolare o dell’acqua ossigenata. In questo capitolo verrà svolto una breve introduzione e studio per i fenomeni chemiluminescenti associati alla reazioni di ossidazione relative alle fiamme.

L ’emissione di radiazione totale di una fiamma è dovuta a due tipi di contributi: il primo riguarda la chemiluminescenza, il secondo l’emissione termica di corpo nero/grigio regolata dalla legge di Plank, di seguito ne verrà riportata una breve spiegazione.